Previsioni Meteo, valori da RECORD: il ‘Percentile Rank’ ECMWF tocca l’estremo, ma l’Italia resta ai margini

Secondo le ultime proiezioni ECMWF, il 'Percentile Rank' delle altezze a 500 hPa raggiunge livelli record sull’Europa centro-meridionale, ma l’Italia, pur lambita dal caldo, resta ai margini del nucleo anticiclonico più potente
MeteoWeb

Le ultime analisi del modello ECMWF offrono uno spaccato preoccupante, quanto emblematico, dell’attuale configurazione atmosferica sull’Europa e il bacino del Mediterraneo. A spiccare è una mappa che rappresenta l’altezza geopotenziale a 500 hPa con valori espressi in percentuale rispetto alla climatologia 1979–2021, valida per il 28 giugno 2025. Un’indicazione preziosa per comprendere non solo le condizioni meteorologiche attese, ma anche il grado di eccezionalità rispetto al passato recente.

Percentile Rank ECMWF 28 giugno

Cosa significa “altezza geopotenziale a 500 hPa” e perché è così importante?

Nel mondo della meteorologia, i 5500 metri di quota circa (corrispondenti alla pressione di 500 hPa) rappresentano una delle sezioni atmosferiche più rilevanti per lo studio della circolazione a scala sinottica. In questa fascia si sviluppano e si muovono saccature (aree di bassa pressione in quota) e promontori anticiclonici, i principali responsabili delle condizioni di stabilità o instabilità atmosferica su vasta scala. L’altezza geopotenziale non è altro che l’indicatore della quota alla quale si trova quel livello di pressione: maggiore è l’altezza, più è presente una massa d’aria calda e stabile; minore, più fredda e instabile.

La mappa in questione mostra queste altezze confrontate con la media climatologica del periodo, utilizzando la cosiddetta “percentile rank”. In parole semplici, identifica se i valori previsti rientrano nella norma oppure se si trovano tra i più alti o più bassi mai registrati.

Anticiclone subtropicale: tra i più potenti di sempre per fine giugno

L’aspetto più evidente è la vasta area colorata in rosso e viola che copre Europa centro-meridionale, Penisola Iberica, Nord Africa e bacino del Mediterraneo. Si tratta di valori di altezza geopotenziale a 500 hPa classificati tra i più elevati mai registrati per la fine di giugno. Questo segnala la presenza di un anticiclone subtropicale estremamente robusto, di chiara matrice africana, che stabilizza il tempo, ostacola le perturbazioni e contribuisce all’accumulo di calore al suolo.

Non è quindi sorprendente aspettarsi, nei prossimi giorni, un’ondata di calore molto intensa su buona parte del Sud Europa, con temperature massime che potrebbero avvicinarsi o addirittura superare i 40°C in alcune aree interne del Sud Italia, della Grecia, del Sud della Francia e dei Balcani.

Italia: al margine del “cuore caldo”, ma non del tutto al riparo

Secondo l’elaborazione ECMWF, l’Italia si troverà nella zona di transizione tra il massimo di anomalia (Spagna e Algeria) e una fascia di valori ancora molto elevati ma non da record assoluto. In termini pratici, questo significa che il nostro Paese vivrà giornate molto calde, stabili e soleggiate, in particolare nelle regioni centrali e meridionali. Tuttavia, la porzione settentrionale, più esposta a eventuali infiltrazioni atlantiche, potrebbe sperimentare una maggiore variabilità e qualche episodio di instabilità.

Sull’Atlantico settentrionale torna il freddo e il maltempo

In netta contrapposizione, l’Atlantico settentrionale, l’Islanda e parte della Gran Bretagna si trovano in una situazione opposta: i valori di geopotenziale a 500 hPa sono tra i più bassi registrati, evidenziati in mappa con colorazioni blu. Questa configurazione riflette una saccatura profonda o una depressione attiva, responsabile di tempo perturbato, precipitazioni frequenti e temperature inferiori alla norma.

È proprio questa contrapposizione tra le due masse d’aria – una calda e stazionaria, l’altra fresca e dinamica – a rendere il pattern sinottico così estremo e potenzialmente pericoloso, in particolare se si innescano forti contrasti lungo i confini tra le due aree (Francia, Svizzera, Nord Italia, Balcani occidentali).

Un pattern atmosferico estremo e persistente

La disposizione sinottica descritta per il 28 giugno 2025 è un chiaro esempio di come i blocchi atmosferici e l’intensificazione delle figure bariche subtropicali stiano diventando più frequenti e durature, in linea con quanto evidenziato dagli ultimi studi sul cambiamento climatico. I valori da record in quota sono spesso correlati a eventi meteorologici estremi al suolo, come ondate di calore, incendi boschivi, siccità e, nei margini, violenti temporali.