Spazio, satelliti e ambiente: nuovo accordo Italia-Argentina

Spazio, l’Italia punta sull'America Latina: attesi nuovi accordi di collaborazione con agenzie spaziali latino-americane nell'ambito di incontri bilaterali
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Un nuovo accordo fra Italia e Argentina nel campo della collaborazione spaziale è stato firmato oggi a Roma, presso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), nella prima giornata dell’Incontro delle agenzie spaziali dei Paesi membri organizzato dall’ASI con l’Istituto Italo-Latino-Americano (Iila). L’evento si inserisce nell’ambito dell’impegno congiunto di Italia e America Latina per promuovere la cooperazione internazionale nel settore spaziale, come leva per il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Cooperare per implementare azioni concrete e fare fronte alle sfide comuni” è il tema dell’evento, dedicato ad approfondire tematiche chiave legate all’uso delle tecnologie spaziali nei settori di ambiente, salute, ricerca e Innovazione e Capacity Building.

Oggi è stato firmato un ulteriore accordo per avviare un programma di alta formazione”, ha detto all’ANSA il Presidente dell’ASI, Teodoro Valente. “Governance spaziale e applicazioni avanzate da satelliti, per esempio per la gestione dei disastri e delle risorse alimentari o per lo studio dei cambiamenti climatici – ha aggiunto – sono fra i temi dell’accordo“.

Sempre nell’ambito dell’incontro, in programma fino al 6 giugno, sono attesi nuovi accordi di collaborazione con agenzie spaziali latino-americane nell’ambito di incontri bilaterali. Le iniziative in corso con l’Argentina riguardano il progetto Siasge, il sistema satellitare per la gestione delle emergenze ambientali e lo sviluppo economico, nato dalla collaborazione fra l’ASI e l’agenzia spaziale argentina Conae e composto dalla costellazione italiana Cosmo-SkyMed e da quella argentina Saocom.

Negli indirizzi del governo italiano la collaborazione con i Paesi America Latina è considerata prioritaria“, ha rilevato Valente, riferendosi in particolare alle “iniziative in materia di alta formazione condotte in collaborazione con l’Istituto di Alti Studi Spaziali ‘Mario Gulich'”, in particolare con il Centro di educazione geospaziale per il quale l’Italia finanzia borse di studio.

La cooperazione fra Italia e Argentina e la regione caraibica in campo spaziale è iniziata nel 2019 ed è destinata a proseguire. “È un’area del globo di importanza strategica. Basti pensare – ha concluso il Presidente dell’ASI – che sono in orbita alcune migliaia di satelliti e, di questi, poco più di 100 appartengono a quest’area geografica. Stiamo adottando un principio di cooperazione analogo a quello che è alla base del Piano Mattei per l’Africa”.

L’Italia punta sull’America Latina: azioni concrete e far fronte alle sfide comuni

Il IV Incontro delle agenzie spaziali dei Paesi Latino-Americani e Caraibici ha registrato una partecipazione senza precedenti: 17 leader di agenzie spaziali e ben 20 ambasciatori dei Paesi dell’Organizzazione internazionale Italo Latino-Americana (Iila) si sono riuniti oggi a Roma per tracciare il futuro della cooperazione spaziale tra Italia e Sud America. La giornata inaugurale ha visto la firma di un accordo strategico tra il Presidente dell’ASI, Teodoro Valente, e il segretario generale di Iila, Antonella Cavallari. Non si tratta di un semplice protocollo d’intesa, ma di un impegno concreto per sviluppare progetti congiunti di formazione e capacity building in tre settori chiave: Osservazione della Terra, Space Economy e Space Governance.

“Cooperare per implementare azioni concrete e far fronte alle sfide comuni” è il motto di questa edizione, che si articola su quattro fronti strategici. L’ambiente rappresenta la priorità numero uno, con l’utilizzo dei dati spaziali per monitorare i cambiamenti climatici e perfezionare i sistemi di allerta precoce per i disastri naturali. La salute occupa il secondo posto nell’agenda, puntando sulla e-health attraverso telemedicina e tele-epidemiologia per raggiungere anche le aree più remote del continente latinoamericano. Particolarmente innovativo è il terzo ambito, dedicato alla ricerca sulla coltivazione di specie vegetali nello spazio e alle sue ricadute sui sistemi di coltivazione sostenibili terrestri. Il capacity building chiude il cerchio, mirando a rafforzare le competenze per l’analisi dei dati satellitari e la gestione efficace delle emergenze ambientali.

Il programma non si limita agli incontri istituzionali. I delegati avranno accesso esclusivo alle eccellenze tecnologiche italiane con visite presso Thales Alenia Space Italia, Avio e il prestigioso Centro spaziale del Fucino di Telespazio. Un’opportunità unica per toccare con mano le capacità industriali che hanno reso l’Italia una potenza spaziale europea.

Questo incontro segue il successo delle edizioni precedenti: l’Italia nel 2022 con focus sulla “Diplomazia spaziale ed economia per lo sviluppo sostenibile”, il Brasile nel 2023 per il “Rafforzamento dell’integrazione regionale” e il Cile nel 2024 sulla governance spaziale.

Il 2025 sarà un anno cruciale per valutare i progressi dell’Agenda “Space2030” delle Nazioni Unite, con particolare attenzione alle partnership internazionali. In questo scenario acquista peso la futura presidenza italiana del Comitato Onu per gli usi pacifici dello spazio (Copuos) nel biennio 2026-2027, che sarà assunta proprio da Teodoro Valente. Come ha chiarito Valente, “lo spazio non è solo una frontiera scientifica e tecnologica, ma anche una leva politica ed economica” per affrontare cambiamento climatico, disastri naturali, sicurezza alimentare e tutela delle risorse naturali. La cooperazione internazionale si conferma la chiave per trasformare le sfide in opportunità concrete di sviluppo.

Cavallari (Iila): “al lavoro su rete contatti per opportunità business”

L’osservazione della Terra è fondamentale per tantissimi aspetti della vita civile, dell’agricoltura sostenibile e di precisione, per il monitoraggio ambientale e per la prevenzione dei disastri naturali”, comprendendo anche “la protezione dei siti archeologici, la sicurezza delle frontiere e del territorio. Sono tutte attività che gli Stati membri di Iila affrontano avvalendosi delle nuove tecnologie spaziali”. Lo spiega all’Agenzia Dire la segretaria generale dell’Istituto Italo-Latino Americano (Iila), Antonella Cavallari, a margine dell’inaugurazione della quattro giorni di eventi previsti per il IV Incontro delle Agenzie Spaziali dei Paesi Latino-Americani e Caraibici membri Iila.

C’e naturalmente il problema di saper interpretare i dati che vengono messi a disposizione, molti dei quali anche gratuiti come quelli di Copernicus, ma bisogna saperli interpretare ed essere formati a questo fine – spiega Cavallari – Quello che Iila fa, tra le altre cose, è dare ai Paesi membri la formazione di una classe dirigente specializzata, in grado di interpretare i dati e utilizzarli nelle varie attività civili”.

L’evento di quest’anno rappresenta “un tassello di un percorso ampio che Iila sta costruendo da più di cinque anni per costruire una rete di contatti intrapersonali per una rete fondamentale per scambiarsi conoscenze e informazioni e costruire insieme opportunità di collaborazione in ambito business”, conclude Cavallari.