Acciaio cinese sotto accusa: il Perù introduce misure anti-dumping per salvare l’industria locale

Il provvedimento segue un'indagine avviata a gennaio dopo la denuncia della Corporación Aceros Arequipa

Le autorità peruviane hanno introdotto misure anti-dumping provvisorie sulle importazioni di acciaio dalla Cina, con l’obiettivo di tutelare l’industria siderurgica nazionale. Lo ha reso noto l’Indecopi – ente per la concorrenza e la proprietà intellettuale – precisando che sarà applicato un dazio aggiuntivo di 64,6 dollari per tonnellata di materiale proveniente da Pechino per i prossimi quattro mesi. Il provvedimento segue un’indagine avviata a gennaio dopo la denuncia della Corporación Aceros Arequipa, secondo cui l’acciaio cinese veniva venduto sul mercato peruviano a prezzi inferiori al valore reale, compromettendo la competitività dei produttori locali.

In particolare il filo d’acciaio utilizzato in edilizia e nella metalmeccanica (alambrón) è considerato una materia prima chiave. Secondo Indecopi, tra il 2021 e il 2024 le cinesi di questo prodotto sono aumentate del 130%, causando una sensibile perdita di quote di mercato e profitti per l’industria nazionale.

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