Allerta meteo Italia: in arrivo temporali violenti, grandine gigante e rischio tornado. Tutte le zone colpite

I fenomeni saranno accompagnati da abbondante attività elettrica, piogge intense a carattere di nubifragio, grandinate
MeteoWeb

Il servizio PRETEMP (gruppo di lavoro che si pone l’obiettivo di studiare e prevedere i fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano) ha pubblicato un nuovo bollettino di previsioni per le prossime ore. Nella giornata di domani, il transito sull’Italia centro-settentrionale di due distinte onde corte, collegate ad un’ampia saccatura in discesa sull’Europa centrale, determineranno lo sviluppo di convezione anche severa associata a temporali forti o molto forti. La prima onda corta è attesa transitare durante le prime ore della giornata, con temporali possibili al Nord-Est (specie tra Veneto e Friuli) e al Centro, segnatamente tra Toscana orientale, Umbria, Marche, Abruzzo interno e Alto Lazio. I fenomeni saranno accompagnati da abbondante attività elettrica, piogge intense a carattere di nubifragio, grandinate con chicchi di 2-6 cm di diametro e forti raffiche di vento lineari, motivo per il quale viene emesso un livello 2 di pericolosità. In entrambi i settori non sono da escludere fenomeni anche di natura supercellulare, con chicchi di grandine localmente > 6 cm di diametro. Possibili, inoltre, tornado di moderata forza (≤ F2) tra Umbria e alto Lazio.

Dopo una breve pausa, nuova convezione è prevista attivarsi sulla pianura emiliana-romagnola e lungo il Po tra ferrarese, mantovano e rodigino. I temporali si muoveranno in direzione est-nord-est e potranno assumere caratteristiche supercellulari. Nelle prime ore del pomeriggio potranno essere associati a grandinate anche di medie dimensioni e forse uno/due tornado. Verso sera, con lo spostamento verso nord della dryline sul Veneto centrale i temporali potrebbero essere più intensi, anche accompagnati da grandine di medie-grosse dimensioni ed intense raffiche di vento. Persisterà la possibilità di uno/due tornado ≤ F2.

Nel corso della serata, altra convezione è prevista svilupparsi sul comparto alpino, per l’avvicinarsi della seconda shortwave associata al transito di un fronte freddo nei bassi strati. I temporali scenderanno successivamente verso le pianure e si intensificheranno, dando luogo a piogge intense, grandine di medie dimensioni e forti raffiche di vento. Saranno possibili sia fenomeni multicellulari sia fenomeni supercellulari, con grandine di grosse dimensioni (> 6 cm) e violenti downburst accompagnati da raffiche di vento superiori ai 100 km/h (grado 11-12 della scala Beaufort), in particolare lungo la fascia che va dal vicentino alle prealpi friulane, dove per l’appunto viene emesso un livello 3 di pericolosità. Sempre su quest’ultima porzione di dominio previsionale si menziona anche la possibilità di grandine estrema con chicchi > 10 cm di diametro, oltre che di tornado ≤ F2 sulle pianure.

Livello 3

Nelle prime ore della giornata (0-5 UTC) è possibile lo sviluppo di un paio di supercelle sulla pianura veneta orientale e friulana. In un ambiente probabilmente caratterizzato da un layer stabile nei pressi della superficie e maggior instabilità latente in quota, nonché intenso wind shear, si ritiene probabile che queste eventuali supercelle possano produrre delle grandinate di medio-grosse dimensioni. Nel caso in cui la convezione la sera prima sia stata debole, sarà anche possibile qualche episodio di grandine estrema (>10 cm di diametro). Le supercelle potranno anche causare intense raffiche di vento e downbursts.

Il passaggio in serata della seconda shortwave porterà ad un aumento sensibile del getto in quota e all’intrusione di aria fredda a 500 hPa (fino a -16 °C). Il maggior flusso in quota e la maggiore intrusione di aria secca causeranno convezione più isolata ma potenzialmente molto severa, data anche la divergenza del getto e la presenza di un ambiente caratterizzato da elevati valori di energia potenziale per la convezione (ML CAPE attorno a 2000 J/kg) e PWAT > 40 mm. Il DLS 0-6 km sarà piuttosto intenso con valori localmente > 25 m/s, mentre l’SREH 0-3 km potrà localmente superare i 300 m2/s2. Il contesto risulta, pertanto, favorevole allo sviluppo di intense supercelle (vengono simulati valori di SCP fino a 10-15) che potranno dar luogo a grandine grossa o estrema (> 10 cm) e a forti downburst con raffiche > 100 km/h. Dati i valori elevati di CAPE 0-3 km e di SREH 0-1 km saranno possibili anche alcuni tornado, generalmente ≤ F2 tra il Veneto Orientale e la pianura friulana, anche se l’orario serale sfavorirà un po’ questi fenomeni. Si evidenzia una certa incertezza sull’orario in cui la fenomenologia più intensa si andrà a sviluppare: non è escluso che le supercelle più intense si sviluppino nelle prime ore di martedì invece che nella serata di lunedì. Inoltre, alcune simulazioni non sono troppo aggressive e preferiscono lo sviluppo di QLCS, che eventualmente causerebbero chicchi di grandine di dimensioni inferiori. Considerata tuttavia la possibilità di intense supercelle anche nelle prime ore di lunedì con la prima passata, si considera legittimo emettere in ogni caso un livello 3 per la giornata in esame.

Livello 2 (Val Padana centro-orientale)

Nel corso del primo pomeriggio, la convergenza tra un vento di caduta da sud-ovest con un vento più secco da nord e uno più umido da est-sud-est andrà a sviluppare convezione localmente intensa tra Emilia settentrionale, mantovano e rodigino. La presenza di un ambiente caratterizzato da valori di ML CAPE fino a 1500-2000 J/kg e DLS 0-4 km > 20 m/s è favorevole allo sviluppo di fenomeni supercellulari. Tuttavia, la dinamica in quota sarà ancora non del tutto favorevole alla convezione intensa, a causa di un calo della vorticità tra la prima e la seconda shortwave. Questi temporali potranno quindi avere delle difficoltà a intensificarsi, almeno inizialmente. Verso il tardo pomeriggio, con l’avvicinarsi della shortwave, potrà svilupparsi una cella più intensa che potrà produrre grandine di medie-grosse dimensioni e intense raffiche di vento sulla pianura veneta. Tra ferrarese e basso Veneto sussiste la possibilità di tornado, generalmente ≤ F2, dati gli elevati valori di CAPE 0-3 km.

Nel corso della serata l’avvicinamento e transito della seconda shortwave, associata all’intrusione di aria più fredda e secca in quota, andrà a destabilizzare ulteriormente l’atmosfera con sviluppo di convezione localmente severa anche tra Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Qui saranno possibili sia fenomeni multicellulari sia fenomeni supercellulari che dalle Alpi scenderanno verso le pianure e potranno dar luogo a piogge intense, grandine generalmente di medie dimensioni (2-6 cm) e forti raffiche di vento. Data la minor energia disponibile per la convezione, si ritiene meno probabile lo sviluppo di fenomeni estremi, anche se in Lombardia non si può escludere un episodio di grandine significativa (6-8 cm di diametro).

Centro Italia e Campania

Nelle prime ore della giornata è atteso il transito della prima shortwave, con un sensibile aumento del getto in quota e l’intrusione di vorticità positiva. La convezione più intensa è prevista svilupparsi inizialmente tra Toscana orientale ed Umbria, con successiva estensione dei fenomeni verso le Marche, l’Abruzzo interno e l’alto Lazio. Dati gli elevati valori di DLS 0-6 km e di SREH 0-3 km, i temporali potranno assumere caratteristiche supercellulari e produrre grandine localmente di grosse dimensioni (> 6 cm), al limite con un livello 3 di pericolosità. Questi risulteranno più probabili tra Umbria meridionale e alto Lazio, dove vengono simulati valori di SCP fino a 8-10.

Sul resto delle regioni centrali è valido un livello 1 di pericolosità per la possibilità di temporali localmente forti ma meno diffusi. In concomitanza del passaggio della shortwave e del conseguente aumento del flusso in quota, è possibile nel corso della mattinata la formazione di qualche temporale intenso anche sulla Campania centro-settentrionale, associato a qualche grandinata di piccole-medie dimensioni. Infine, dati gli elevati valori di CAPE 0-3 km e di SREH 0-1 km tra Umbria e alto Lazio, saranno possibili uno/due tornado di intensità al più moderata ≤ F2.

Tendenze lunedì 7 luglio

Due distinte shortwave transiteranno sull’Italia: una nelle prime ore della giornata, e una seconda verso la notte successiva. L’ambiente sarà ancora caratterizzato da elevati valori di energia potenziale per la convezione, con un flusso che sarà un po’ più debole rispetto alla giornata precedente nei bassi strati, mentre il getto in quota sarà più forte e ci sarà maggiore intrusione di aria secca. Il maggior flusso in quota e la maggiore aria secca causeranno un entrainment più intenso, con conseguente tendenza a sviluppare celle più isolate (supercelle) piuttosto che segmenti lineari. L’eccezione sarà verso sera con l’ingresso della seconda shortwave sulla fascia alpina: questa sarà associata ad un fronte freddo nei bassi strati che determinerà lo sviluppo di qualche segmento lineare.

Nelle prime ore della giornata transiterà la prima shortwave che potrebbe sviluppare temporali notturni sul Nord-Est e tra Umbria, Toscana Orientale, Marche e alto Lazio. In entrambi i settori si potranno sviluppare una/due supercelle capaci di produrre grandinate di grosse dimensioni e intense raffiche di vento. Dopo una pausa, nel primo pomeriggio la convezione si attiverà lungo una dryline nei pressi del Po tra ferrerese, mantovano e basso Veneto. Questi temporali potranno muovere verso ENE e generare una/due supercelle capaci di produrre grandine di medio-grosse dimensioni e forti raffiche di vento. Nei pressi della dryline potrebbe svilupparsi uno/due tornado stante i valori alti di CAPE 0-3 km e SRH 0-1 km, determinati dal flusso orientale dall’Adriatico.

Nel frattempo, altra convezione si svilupperà sulla fascia alpina, causata dall’avvicinarsi di una nuova marcata shortwave. I temporali si intensificheranno spostandosi verso ESE e potranno causare delle grandinate con diametri piccoli-medi su Lombardia, Piemonte Orientale e Trentino Alto Adige. E’ possibile la formazione di un QLCS verso sera in discesa dalle Alpi Orientali verso il Veneto e Friuli associato a forti raffiche di vento e qualche grandinata di piccole-medie dimensioni. Non è esclusa la formazione di una/due supercelle sulla fascia pedemontana veneto-friulana anche in questa fase, con conseguente genesi di chicchi di grandine localmente di grandi dimensioni.

Più a sud, lungo l’Appennino Centrale si svilupperà convezione durante la giornata capace di produrre qualche grandinata di piccole-medie dimensioni. Con l’avvicinarsi della shortwave e la conseguente intensificazione del flusso è possibile la formazione di qualche temporale più intenso, specie sulla Campania, associato eventualmente a qualche grandinata di diametro più grande. Nel complesso si ritiene che la giornata non sia favorevole a chicchi di grandine di dimensioni eccezionale (>10 cm), ma è verosimile che numerosi temporali produrranno grandinate sia sull’Appennino che sul Nord Italia. Tra ferrarese e basso Veneto sussiste la possibilità di tornado. La giornata precedente, domenica 6 luglio, potrebbe causare maggiori danni di lunedì, quando comunque si attendono numerose celle di forte intensità.

Tendenze martedì 8 luglio

Anche in questa giornata è atteso il transito di due distinte shortwaves, una nelle prime ore della giornata, e una nel pomeriggio successivo. Mentre la prima beneficerà ancora di elevati valori di energia potenziale per la convezione, la seconda attraverserà un ambiente meno instabile. Per entrambe le shortwaves ci sarà un intenso wind shear, dovuto soprattutto al getto in quota.

Nelle prime ore della giornata sono attesi forti temporali sul Nord-Est, inclusa forse l’Emilia Romagna. Qualora la dinamica prevista per il giorno precedente subisse un ritardo, saranno possibili supercelle associate a grandinate di grosse dimensioni su Veneto e Friuli nelle prime ore. Nel caso più probabile che la prima ondata di supercelle sarà già transitata prima delle ore 2 locali, la convezione potrebbe essere organizzata principalmente come QLCS e associata a forti raffiche di vento. Questi forti temporali si sposteranno lungo il Mar Adriatico andando ad interessare le aree costiere croate.

Tra Campania, Calabria Settentrionale, Molise e Puglia Settrentrionale l’arrivo del fronte potrà innescare alcuni forti temporali. Qui infatti si accumuleranno valori di energia potenziale per la convezione elevati (attorno a 2000 J/kg). L’innesco dei temporali potrà avvenire anche sul Mar Tirreno. E’ possibile la sviluppo di una/due supercelle capaci di produrre grandine di medio-grosse dimensioni e forti raffiche di vento. Non è esclusa anche la formazione di un tornado stante valori di STP localmente fino a 5.

Nel pomeriggio si attiverà la convezione nuovamente sulla fascia alpina. In questo frangente l’instabilità sarà molto più ridotta, al più fino a 1200 J/kg di MU CAPE sulla fascia pedemontana.Tuttavia l’elevato wind shear suggerisce che i temporali riusciranno ad organizzarsi almeno in segmenti lineari e forse una/due supercelle. I temporali si intensificheranno sulla fascia pedemontana tra Lombardia Orientale e Friuli e scenderanno verso il Mar Adriatico, coinvolgendo il Veneto, Friuli, la Romagna e forse le Marche Settentrionali. I temporali potranno produrre varie grandinate, ma con chicchi di diametri decisamente più contenuti rispetto alle ondate precedente. Generalmente le dimensioni saranno inferiori ai 4 cm, con qualche isolato episodio di chicchi di 4-6 cm di dimensione nelle eventuali supercelle. I temporali potranno anche essere associati a forti raffiche di vento.

Previsioni lunedì

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