È drammatico il bilancio degli incendi che stanno colpendo la costa egea della Turchia, nella provincia di Smirne: 2 persone sono morte e 538 risultano intossicate, 3 delle quali in gravi condizioni. Una delle vittime era un operatore impegnato nello spegnimento delle fiamme a bordo di un mezzo terrestre. Le fiamme, alimentate da venti fino a 80 km/h e temperature elevate, hanno distrutto decine di abitazioni e costretto all’evacuazione di 4 centri abitati. Due persone sono state arrestate con l’accusa di aver deliberatamente appiccato i roghi.
Secondo quanto riferito dalla prefettura, il vasto incendio nella zona turistica di Çeşme è stato finalmente posto sotto controllo, permettendo anche la riapertura dell’autostrada per Smirne, chiusa nella giornata di ieri.
Restano invece critiche le situazioni nei distretti di Ödemiş e Buca, dove proseguono le operazioni di contenimento grazie all’impiego di 2 canadair, 9 elicotteri e numerose squadre di vigili del fuoco. La lotta contro il fuoco è resa ancora più difficile dalle condizioni meteorologiche avverse, con caldo intenso e vento che ostacolano gli interventi. Le autorità restano in massima allerta.