La California torna a bruciare. Oltre 300 Vigili del Fuoco sono impegnati a domare il ‘Madre Fire‘, un rogo divampato mercoledì 2 luglio nella contea rurale di San Luis Obispo e già più esteso di quelli che hanno devastato vaste aree di Los Angeles a gennaio. In 24 ore, ha bruciato oltre 213 chilometri quadrati, alimentato dalla siccità, dal caldo con temperature attorno ai +37°C e dalle raffiche di vento che superano i 60km/h. Circa 200 residenti sono stati evacuati e diverse strutture sono minacciate dalle fiamme. Per ora, l’incendio è contenuto al 10%.
La zona colpita, circa 200 chilometri a nord-ovest di Los Angeles, è famosa perché in primavera si riempie di papaveri arancioni e fiori selvatici.
Il Governatore democratico Gavin Newsom, che dopo i roghi di gennaio aveva cercato il supporto del Presidente Donald Trump, è ora in piena guerra con il tycoon e ha denunciato che i tagli alle agenzie federali responsabili della prevenzione sta mettendo a rischio lo stato.