Clima, potrebbe essere troppo tardi per cacao, caffé e vino: lo studio

Lo studio ha analizzato l'iniezione di aerosol stratosferico (SAI) come metodo per mitigare il cambiamento climatico nelle principali regioni di coltivazione di uva, caffé e cacao dell'Europa occidentale, del Sud America e dell'Africa occidentale

Gli effetti del cambiamento climatico potrebbero essere già così estesi da rendere inefficace qualunque intervento volto a garantire un futuro per le coltivazioni di vino, caffé e cacao. È quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, condotto dagli scienziati della Colorado State University. Il team, guidato da Ariel Morrison, ha analizzato l’iniezione di aerosol stratosferico (SAI) come metodo per mitigare il cambiamento climatico nelle principali regioni di coltivazione di uva, caffé e cacao dell’Europa occidentale, del Sud America e dell’Africa occidentale, modellandone le conseguenze per il periodo compreso tra il 2036 e il 2045.

La SAI è un ipotetico metodo di geoingegneria solare che prevede il rilascio di particelle riflettenti nella stratosfera per raffreddare la superficie terrestre, imitando gli effetti di raffreddamento naturali delle eruzioni vulcaniche.

Caffé, cacao e uva sono colture vitali per molte economie, e forniscono sussistenza agli agricoltori di tutto il mondo, ma sono sempre più vulnerabili al cambiamento climatico.

Lo studio

Le simulazioni climatiche in 18 regioni chiave, riportano gli autori, hanno evidenziato che l’approccio potrebbe ridurre le temperature superficiali, ma non riuscirebbe a mantenere in modo coerente le condizioni necessarie per la sopravvivenza di queste colture. Solo sei regioni su 18, riportano gli studiosi, mostravano un miglioramento affidabile negli scenari SAI rispetto a uno scenario in cui non venivano attuate strategie. L’imprevedibilità delle precipitazioni e dell’umidità giocava un ruolo troppo variabile nel computo dell’efficacia dell’intervento.

Ridurre la temperatura con la sola SAI non è sufficiente – afferma Morrison – le specie di cacao, sebbene più tolleranti alle alte temperature rispetto al caffé e all’uva, sono altamente suscettibili a parassiti e malattie causati da una combinazione di alte temperature, precipitazioni e umidità”.

L’intervento climatico SAI – conclude – non è una panacea e non rappresenta una soluzione definitiva alle sfide che l’agricoltura del futuro dovrà affrontare. Strategie di adattamento adattate alle condizioni locali, investimenti in pratiche agricole resilienti e cooperazione globale sono essenziali per salvaguardare queste colture e le comunità che da esse dipendono”.

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