Eruzione millenaria in Etiopia, le immagini satellitari raccontano un evento unico

Quando i satelliti fanno da sentinelle: l’eruzione del vulcano Hayli Gubbi vista dallo Spazio

Il vulcano Hayli Gubbi, situato nel remoto Nord/Est dell’Etiopia, ha generato un’eruzione improvvisa il 23 novembre 2025, dopo un periodo di quiescenza stimato fino a 12mila anni. L’evento ha proiettato nell’atmosfera un’enorme colonna di cenere e anidride solforosa (SO₂). L’area attorno al vulcano è quasi completamente disabitata e difficile da raggiungere via terra. Per questo motivo, il monitoraggio dell’eruzione si è basato in larga parte sui dati provenienti dal sistema europeo Copernicus, fondamentale per osservare fenomeni naturali in regioni isolate.

Le immagini dei satelliti Copernicus

Il satellite Sentinel-5 Precursor, dedicato al monitoraggio dell’atmosfera, ha immortalato 2 momenti chiave dell’evento eruttivo (immagine in alto).

  • 23 novembre – La prima immagine mostra la densa nube di SO₂ che si solleva dal cratere e comincia a spostarsi verso Est, raggiungendo l’area della penisola arabica sud-occidentale;
  • 24 novembre – Nelle ore successive, la nube si è dispersa ulteriormente verso Nord/Est, lungo le coste di Yemen, Oman e sul Mar Arabico.

Questi dati forniscono informazioni preziose per comprendere la dinamica dell’eruzione e valutare l’impatto sulla qualità dell’aria nelle regioni attraversate dal pennacchio.

La tecnologia dietro l’osservazione

Sentinel-5 Precursor è equipaggiato con Tropomi, uno strumento in grado di mappare gas e aerosol presenti nell’atmosfera che influenzano clima e qualità dell’aria. La missione rappresenta una pietra miliare nel monitoraggio atmosferico globale.

A rafforzare questa capacità si aggiunge il nuovo strumento Sentinel-5A, recentemente lanciato a bordo del primo satellite MetOp Second Generation. Fornisce misure giornaliere a livello planetario di gas atmosferici, aerosol, inquinanti chiave e variabili climatiche essenziali, oltre a monitorare lo strato di ozono che protegge la Terra dalle radiazioni ultraviolette.

L’Osservazione della Terra

L’eruzione del vulcano Hayli Gubbi, pur avvenendo in una zona remota e senza conseguenze dirette per la popolazione, rappresenta un’occasione unica per studiare i processi geologici in una delle regioni più dinamiche del pianeta, dove la crosta terrestre è in continua trasformazione. Grazie alla sorveglianza satellitare, gli scienziati possono analizzare l’evoluzione dell’eruzione e dei suoi effetti atmosferici in tempo reale, contribuendo a migliorare la capacità di previsione e gestione dei rischi vulcanici a livello globale.

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