Dall’UE budget record di 728 milioni per 349 ricercatori

"L'UE è seriamente intenzionata a rendere il continente attraente per ricercatori eccellenti"

Il Consiglio Europeo della Ricerca ha assegnato 728 milioni per consolidare le carriere di 349 ricercatori che lavorano in centri di 25 Paesi: “Un budget record“, ha affeermato Ekaterina Zaharieva, commissaria europea per Startup, Ricerca e Innovazione. “L’UE è seriamente intenzionata a rendere il continente attraente per ricercatori eccellenti“. Il Regno Unito è al primo posto con 66 finanziamenti, seguito da Germania (58) e Paesi Bassi (40). L’Italia è 7ª con 17, ma considerando le 44 nazionalità dei vincitori, gli italiani sono secondi con 37, preceduti dai tedeschi (48) e seguiti dai britannici (33).

Le domande arrivate sono state 3.121, in calo del 35% rispetto ai bandi precedenti dello stesso tipo. Considerando i settori di ricerca, ad aggiudicarsi il maggior numero di finanziamenti sono le Science fisiche e ingegneria (141), seconde le Scienze sociali e umanistiche 115 e terze le Science della vita (93). Nanoparticelle per combattere i tumori sono allo studio in Spagna, in lavoratorio specializzato in Scienza dei materiali; nei Paesi Bassi si lavora su un’interfaccia tra biologia e chimica che utilizza la meccanica quantistica per rilevare la sepsi in fase precoce; in Slovenia si studiano motori proteici e in Italia si sta sviluppando un algoritmo per prevedere come i bambini potrebbero rispondere agli interventi di salute mentale.

Dinamica delle connessioni cerebrali, studio dei terremoti, immunologia e tumori sono fra gli altri 17 progetti finanziati in Italia, che fanno capo a nove regioni. Tre sono condotti in Campania, entrambi a Napoli (due all’Università Federico II e uno all’Orientale) e altrettanti in Veneto (due all’Università di Padova e uno all’Università di Verona). Si aggiudicano due progetti vincitori Emilia-Romagna (alle Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia), Lombardia (alle Università di Milano-Bicocca e alla Statale), Trentino Alto Adige (entrambe all’Università di Trento) e Lazio (all’Università di Roma Tor Vergata e alla Sapienza). Seguono con un finanziamento Piemonte (Università di Torino), Liguria (Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia) e Toscana (Università di Pisa).

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