Elon Musk, la clamorosa rivelazione sul Doge: “non avrebbero bruciato le Tesla…”

Elon Musk rivendica con orgoglio i risultati ottenuti nel Doge e rivela che "col senno di poi non lo rifarei, non avrebbero bruciato le Tesla..."

Elon Musk ha ammesso che, potendo tornare indietro, non guiderebbe di nuovo il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (Doge), pur sostenendo che l’iniziativa per ridurre le dimensioni dell’amministrazione federale sotto la presidenza di Donald Trump sia stata “un po’ efficace, in un certo senso ci siamo riusciti“. Intervistato al Katie Miller Podcast, il Ceo di Tesla e SpaceX ha spiegato che, col senno di poi, avrebbe preferito “lavorare nelle mie aziende“, osservando che, senza l’impegno politico, “non avrebbero bruciato le auto“, in riferimento agli attacchi vandalici contro showroom e veicoli Tesla durante la sua permanenza a Washington.

Musk si è dimesso a maggio dalla guida del Doge, dopo aver inizialmente promesso risparmi fino a 2.000 miliardi di dollari l’anno attraverso massicci tagli al personale federale e alla chiusura di programmi governativi. Il sito ufficiale dell’organismo sostiene che nel 2025 siano già stati risparmiati 214 miliardi di dollari. Rispondendo alle domande di Katie Miller – ex portavoce del Doge e moglie del consigliere politico di Trump Stephen Miller – Musk ha difeso l’impostazione del gruppo, affermando che “bisogna che il governo faccia il minimo indispensabile” e che il Doge aveva “interrotto molti finanziamenti che non avevano alcun senso“.

Il magnate ha riconosciuto che il suo coinvolgimento politico ha danneggiato le sue aziende e incrinato i rapporti con Trump, con cui lo scontro aveva raggiunto il culmine a giugno dopo le critiche di Musk alla maxi legge di bilancio “Big Beautiful Bill“, fortemente sostenuta dalla Casa Bianca. La frattura, però, si sarebbe ricomposta negli ultimi mesi: Musk è stato visto alla Casa Bianca durante una cena con il principe saudita Mohammed bin Salman e, parlando con i giornalisti presenti, ha elogiato Trump definendolo “la persona più divertente che conosco” e dotato di “un grande senso dell’umorismo“.

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