Nello Stato di Washington (USA) la pioggia non sta semplicemente cadendo: si sta riversando con la forza di una “manichetta antincendio” puntata dritta sulla costa. Nell’ultima settimana, un potente fiume atmosferico ha scaricato quasi 19 trilioni di litri d’acqua (circa 5 trilioni di galloni) sulla regione. Per dare un’idea della portata dell’evento, si tratta di un volume d’acqua sufficiente a riempire il Crater Lake in Oregon o, in termini architettonici, pari al volume di oltre 18mila Empire State Buildings.
Inoltre, il peggio potrebbe non essere passato: si prevedono inondazioni record, in particolare lungo il fiume Skagit, mentre le precipitazioni continueranno a insistere fino alla settimana di Natale.
Che cos’è un “fiume atmosferico”?
I fiumi atmosferici (Atmospheric Rivers) sono lunghe e strette bande di vapore acqueo che si formano sopra l’oceano. Funzionano come enormi nastri trasportatori nel cielo, prelevando l’umidità dai tropici e trasferendola verso le latitudini settentrionali. Sebbene il Pacifico nordoccidentale registri solitamente un paio di decine di questi eventi ogni anno, l’intensità e la durata di quello attuale sono eccezionali.
- Il meccanismo – L’umidità ha avuto origine a poche centinaia di km a Nord delle Hawaii;
- Il carburante – In quell’area, l’Oceano Pacifico è di un paio di gradi più caldo del normale. Questo calore extra non solo alimenta il fiume atmosferico, ma fa sì che gran parte delle precipitazioni cadano sotto forma di pioggia invece che di neve, aggravando il rischio di alluvioni immediate.
L’effetto farfalla, dall’Indonesia all’America
Ciò che rende questo evento meteorologicamente affascinante (e distruttivo) è la sua origine remota. Ryan Maue, meteorologo ed ex scienziato capo della NOAA, spiega che queste tempeste sono state “sovralimentate” da una catena di eventi iniziata due settimane fa vicino all’Indonesia.
- L’innesco – Cicloni tropicali e inondazioni in Indonesia hanno coinciso con una fase eccezionalmente forte della Madden Julian Oscillation (un modello meteorologico stagionale che si sposta ogni 30 giorni circa);
- Il trasporto – Ciò ha generato onde di energia che hanno trasportato una “linea ininterrotta di umidità” dall’Asia verso le Americhe;
- Il bersaglio – Una dorsale di alta pressione al largo della California, combinata con un caldo insolito sulla Russia e freddo sull’Alaska, ha incanalato questo flusso direttamente sullo Stato di Washington, trasformandolo in un bersaglio perfetto.
Il ruolo del cambiamento climatico
Mentre i fiumi atmosferici sono fenomeni naturali, la loro intensità attuale porta la firma del riscaldamento globale. Studi scientifici e modelli computerizzati concordano: in un mondo “riscaldato”, queste tempeste diventeranno più grandi e più umide.
Come sottolineato dal meteorologo Jeff Masters, l’aria più calda trattiene più umidità, trasformando queste tempeste in eventi sempre più estremi. Le ricerche indicano che dal 1980 l’area colpita da queste tempeste è aumentata tra il 6% e il 9%, con una frequenza maggiore.
Previsioni: un dicembre “bagnato”
La tregua non è vicina. Secondo Matt Jeglum del National Weather Service, la West Coast non vedrà la fine di questo flusso di umidità fino alla settimana di Natale. Sebbene l’intensità massima dovrebbe diminuire leggermente dopo venerdì mattina, il terreno già saturo e i fiumi in piena mantengono alto il livello di allerta per la popolazione locale.



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