L’11 dicembre 1972 l’Apollo 17 lascia l’ultima impronta umana sulla Luna

Mentre nuove missioni internazionali si preparano a tornare sulla Luna con ambizioni più ampie, l’eredità dell’Apollo 17 appare più attuale che mai

Era l’11 dicembre 1972 quando l’Apollo 17, ultima missione del programma Apollo, toccò il suolo lunare nella Valle di Taurus-Littrow. Oggi, 11 dicembre 2025, quell’allunaggio compie 53 anni e continua a rappresentare uno dei momenti più significativi dell’esplorazione spaziale. A bordo del modulo lunare Challenger c’erano l’astronauta Gene Cernan, comandante della missione e ultimo uomo a camminare sulla superficie lunare, e il geologo Harrison Schmitt, primo scienziato a mettere piede sulla Luna.

La missione, durata complessivamente 12 giorni, si distinse per l’intenso programma scientifico: quasi 300 ore di esperimenti, campioni geologici raccolti e l’uso del Lunar Roving Vehicle per esplorare aree più distanti dal punto di atterraggio. Il lavoro di Cernan e Schmitt permise di ampliare enormemente la conoscenza della composizione del suolo lunare, fornendo dati ancora oggi fondamentali.

Nel 2025, mentre nuove missioni internazionali si preparano a tornare sulla Luna con ambizioni più ampie, l’eredità dell’Apollo 17 appare più attuale che mai.

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