Nasce l’Intergruppo parlamentare “Benessere acustico”: un nuovo impegno istituzionale per la salute uditiva degli italiani

Un nuovo soggetto istituzionale dedicato alla promozione del benessere uditivo e della qualità acustica

“Un nuovo organismo trasversale che si propone di promuovere un rinnovato impegno istituzionale sui temi della salute uditiva, della qualità acustica degli ambienti e dell’impatto del rumore sulla vita delle persone”. Nasce con questi obiettivi l’Intergruppo parlamentare ‘Benessere acustico‘, istituito su iniziativa dell’on. Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari Sociali, con il sostegno di Udito Italia, onlus impegnata nella promozione e sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e del benessere uditivo. La presentazione ufficiale si è svolta oggi a Roma, presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati. Ad affiancare l’onorevole Ciocchetti, sono intervenuti il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, l’on. Nazario Pagano; il giornalista di Rainews 24, Alberto Puoti; la presidente di Udito Italia, Valentina Faricelli; la presidente del Comitato scientifico di Udito Italia, Marcella Marletta.

“L’udito – hanno spiegato durante l’evento – è il canale sensoriale attraverso cui costruiamo la nostra prima memoria: i suoni si imprimono nel cervello prima delle immagini e influenzano profondamente personalità, comportamento e qualità della vita. Eppure l’inquinamento acustico, indicato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente come il secondo fattore ambientale più dannoso per la salute umana, resta un problema ancora troppo sottovalutato”. L’Intergruppo, allora, nasce proprio per colmare questo vuoto, creando una “piattaforma stabile di confronto tra istituzioni, comunità scientifica, imprese, associazioni e cittadini”. L’obiettivo è “favorire un approccio interdisciplinare e sinergico che accompagni il Paese verso una nuova cultura dell’ascolto, in linea con la definizione di salute dell’OMS come pieno benessere fisico, mentale e sociale”. Sono sempre più evidenti, intanto, gli effetti del rumore sulla salute: disturbi del sonno, stress, danni neurovegetativi, oltre a un progressivo deterioramento dell’udito. “Molte di queste conseguenze – hanno spiegato gli esperti – emergono già a livelli di esposizione inferiori ai limiti fissati dalla normativa italiana (65 dB di giorno, 55 dB di notte)”.

Una delle fonti più impattanti sono rappresentati dai trasporti: in Europa “circa 18 milioni di persone sono esposte cronicamente ai rumori del traffico”, rendendo difficile raggiungere l’obiettivo della Commissione Europea di ridurre entro il 2030 il numero dei cittadini disturbati da queste emissioni. “Debellare completamente l’inquinamento acustico è impossibile– hanno sottolineato i promotori- ma investire nella prevenzione significa proteggere la salute delle persone e migliorare la qualità della vita nelle nostre città”. L’Intergruppo lavorerà per promuovere “politiche lungimiranti, che considerino la prevenzione non come una spesa, ma come un investimento strategico e intergenerazionale”.

L’attività dell’Intergruppo si articolerà lungo direttrici principali:

  • Salute: collaborazione con comunità scientifica, scuole, imprese biomedicali e istituzioni per rafforzare la sensibilizzazione e la prevenzione del danno da rumore;
  • Qualità acustica degli ambienti di vita: attenzione ai luoghi domestici, lavorativi e ricreativi, con particolare riferimento agli standard OMS per sale da concerto, ristoranti, discoteche e spazi pubblici.

Per dare poi continuità e concretezza all’azione dell’Intergruppo, sarà istituito un Tavolo di lavoro permanente, composto dai membri dell’Intergruppo e del Comitato tecnico e aperto alla partecipazione di rappresentanti dei corpi intermedi, società scientifiche, ordini professionali, esperti tecnici e dirigenti dei Ministeri competenti (Ricerca, Istruzione, Salute, Welfare, Trasporti).

“La perdita uditiva, spesso stigmatizzata e sottovalutata, rappresenta oggi la terza causa di disabilità al mondo. Ha ricadute significative sulla vita familiare, educativa, lavorativa e sociale, oltre a costi economici stimati dall’OMS in 1.000 miliardi di dollari l’anno”.

“L’Intergruppo si impegna a promuovere politiche di prevenzione e consapevolezza che contribuiscano a ridurre questo impatto e a garantire a cittadini di tutte le età un accesso più diffuso alla cura e alla protezione dell’udito”, hanno infine concluso i promotori.

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