A Rovaniemi, nel cuore della Lapponia finlandese, la magia del Natale convive sempre più con il rumore dei mezzi militari. La casa di Babbo Natale, meta di centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, resta il fulcro delle attrazioni invernali, ma attorno al villaggio la presenza della Nato è diventata impossibile da ignorare. Come riportato dal Guardian, nelle ultime settimane soldati provenienti da diversi Paesi dell’Alleanza atlantica si sono aggiunti ai turisti lungo le strade ghiacciate, trasformando il paesaggio fiabesco in un crocevia strategico.
Poco distante da Rovaniemi si trova Rovajärvi, la più vasta area militare dell’Europa occidentale, dove si susseguono esercitazioni pensate per fronteggiare un eventuale attacco della Russia, distante meno di 90 km. Qui, quasi mille soldati di Svezia, Finlandia e Regno Unito hanno partecipato alla manovra Lapland Steel 25, subito dopo la Northern Strike 225 che ha coinvolto oltre 2mila militari finlandesi e polacchi.
Nel frattempo, i comandi di Svezia, Finlandia e Norvegia si sono riuniti a Rovaniemi per delineare la futura Forza avanzata di fanteria finlandese, un battaglione Nato a guida svedese che diventerà una componente chiave del rafforzamento del fianco orientale dell’Alleanza. Un cambiamento profondo per una regione dove vive appena il 3% della popolazione finlandese, ma che da 2 anni convive con un confine orientale chiuso e sempre più militarizzato.


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