Un team dell’Università di Sydney ha registrato il primo caso documentato nella Grande Barriera Corallina di mortalità di massa del corallo Goniopora dovuta alla combinazione tra surriscaldamento estremo e una rara malattia necrotica, la black band disease. La ricerca, pubblicata su Proceedings of the Royal Society B, analizza gli effetti dell’ondata di caldo marino record del 2024, evidenziando come l’infezione abbia preso piede subito dopo il collasso termico delle colonie. Gli scienziati Maria Byrne e Shawna Foo hanno monitorato 112 colonie a One Tree Reef: entro ottobre 2024, tre quarti erano morte, mentre solo poche mostrano segnali di ripresa. Le temperature elevate legate a El Niño hanno causato sbiancamento nel 75% delle colonie, rendendo i coralli vulnerabili all’arrivo della black band disease, che ha colpito oltre metà delle strutture già indebolite.
Si tratta del primo evento epizootico registrato in Australia per questa specie, con un patogeno finora tipico dei reef degradati dei Caraibi. La possibilità di osservare in acqua l’evoluzione delle colonie grazie alla stazione di ricerca One Tree Island ha permesso di ricostruire con precisione la sequenza degli eventi.
Secondo gli autori, la perdita dei grandi coralli strutturali avrà conseguenze durature su biodiversità, protezione costiera e risorse alimentari. Lo studio avverte che il ritmo del cambiamento climatico supera la capacità di adattamento dei reef, richiedendo un’azione globale più incisiva sulle emissioni.


Vuoi ricevere le notifiche sulle nostre notizie più importanti?