Un misterioso astro domina il cielo di dicembre, tra scienza e suggestioni natalizie

Nel cielo serale di questo mese un puntino luminosissimo si alza a Est poco dopo il tramonto, tanto brillante da ispirare inevitabili paragoni con la celebre "Stella di Betlemme"

Nel cielo serale di questo mese sta facendo la sua comparsa un puntino luminosissimo, così brillante e riconoscibile da catturare l’attenzione anche di chi non è abituato a osservare la volta celeste. Sorge a Est poco dopo il tramonto, attraversa lentamente il cielo durante la notte e sembra quasi voler competere con le stelle più note delle costellazioni invernali. La sua presenza è talmente evidente che molti osservatori occasionali, come già accaduto in passato davanti a fenomeni particolarmente brillanti, hanno iniziato a richiamare l’immagine della celebre “Stella di Betlemme“, simbolo potente che da secoli affascina credenti, studiosi e appassionati di astronomia. Non stupisce, dunque, che questo astro sia diventato protagonista di una nuova ondata di curiosità, alimentando domande antiche: cosa videro davvero i Magi? E un simile splendore potrebbe avere un’origine naturale e spiegabile?

Le ipotesi storiche: congiunzioni e stelle esplose

Da tempo studiosi e appassionati di astronomia hanno proposto varie teorie sulla vera natura della “Stella di Natale” di fonte biblica.
Tra le più accreditate:

  • Una stretta congiunzione tra Venere e Giove nel 2 a.C., un evento spettacolare che avrebbe potuto apparire come un singolo punto luminosissimo;
  • Una tripla congiunzione tra Giove e Saturno nel 7 a.C., meno appariscente ma astronomicamente rara;
  • Una nova o una supernova, ipotesi affascinante ma priva di conferme nelle cronache astronomiche dell’epoca.

Il cielo di dicembre 2025: un protagonista assoluto

Quest’anno non assisteremo a grandi congiunzioni, comete visibili a occhio nudo o fenomeni eccezionali. Tuttavia, un faro domina la volta celeste per gran parte della notte: Giove.

Il gigante gassoso si prepara infatti a raggiungere l’opposizione il 10 gennaio 2026, il momento in cui la Terra si trova esattamente tra il pianeta e il Sole. È allora che Giove appare più vicino, grande e luminoso. Per i pianeti esterni, l’opposizione si verifica con regolarità: nel caso di Giove, ogni circa 13 mesi. Un ciclo dovuto al fatto che il pianeta compie un’orbita completa attorno al Sole in 11,86 anni, mentre la Terra gli “si allinea” una volta l’anno.

Già a dicembre 2025, a un mese dall’opposizione, Giove si mostra in tutta la sua imponenza: sorge circa 2 ore dopo il tramonto e, grazie alle giornate corte dell’inverno boreale, diventa un punto di riferimento luminoso nel cielo fin da ora di cena.

Quanto è brillante Giove?

All’inizio di dicembre Giove raggiunge una magnitudine di –2,4, aumentando fino a –2,5 verso la fine del 2025. In astronomia, una magnitudine più bassa indica una maggiore luminosità; i valori negativi sono riservati agli oggetti più brillanti del firmamento, come Venere o la Luna. Per gli osservatori occasionali, ciò significa una cosa semplice: Giove è impossibile da ignorare. Dalle 20 in poi lo si vede svettare a est, una sorta di emblematica “stella” invernale.

Era questo il fenomeno osservato dai Magi?

La periodicità degli eventi astronomici che possono produrre tali luminosità rende improbabile che si tratti della stessa “Stella” descritta nel racconto evangelico. Tuttavia, l’impatto visivo è tale da evocare facilmente il fascino che un simile bagliore potrebbe aver esercitato su osservatori di epoche antiche.

Una suggestione moderna

Forse non sapremo mai con certezza quale fenomeno celeste accompagnò il viaggio dei Magi. Questo mese però, chiunque alzerà gli occhi al cielo serale potrà lasciarsi suggestionare da un astro di straordinaria brillantezza, capace – almeno poeticamente – di rievocare il mistero e la magia della “Stella di Natale”.

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