Terremoto 3.6 nel Montefeltro, la scheda con gli effetti macrosismici

MeteoWeb

Grazie al prezioso lavoro di Giovanni Falcicchia, pubblichiamo la scheda con gli effetti macrosismici del terremoto di stanotte con epicentro nel Distretto Sismico: Montefeltro

Data  22/04/2013                                          UTC  03:51:26

Latitudine  43.9°                                            Longitudine  12.1°

Magnitudo  3.6                                              Profondità  52.5 Km

La presente scheda elenca gli effetti macrosismici stimati secondo un modello che utilizza i dati qui esposti. Gli effetti macrosismici rilevati, in una qualsiasi località, possono variare di un livello, in più o in meno, a seconda della conformazione geologica del territorio o di peculiari caratteristiche costruttive delle abitazioni. L’accelerazione di picco al suolo: PGA è espressa in % di g.

N. B. La numerazione e la terminologia utilizzate non equivalgono a quelle riportate in altre scale sismiche.

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Territori a una distanza superiore a  Km 161 dall’epicentro.

0     –    Scossa strumentale                PGA < 0.03                  ( I MCS )

Nessuno percepisce il terremoto. L’evento, del tutto inconsistente, è registrato dalle stazioni sismiche dotate di strumentazione avanzata.

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Territori a una distanza compresa tra 161 Km e 94 Km dall’epicentro.

Centri principali: Modena, Reggio E, Perugia, Livorno, Ferrara, Terni, Ancona, Pistoia, Pisa, Lucca

1     –    Scossa impercettibile             0.03 < PGA < 0.06       ( I MCS )

L’intensità della scossa è irrilevante; generalmente, essa non è avvertita dalla popolazione. L’evento è registrato dalle stazioni sismiche presenti nella regione. Tranne rare eccezioni, dal territorio non pervengono segnalazioni del terremoto.

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Territori a una distanza compresa tra 94 Km e 52 Km dall’epicentro.

Centri principali: Bologna, Firenze, Prato, Ravenna, Arezzo, Pesaro, Imola, Fano, Siena, Scandicci

2    –     Scossa flebile                          0.06 < PGA < 0.12       ( I – II MCS )

Quasi nessuno percepisce il terremoto. Ai piani più alti degli edifici, qualcuno, in condizioni di perfetta quiete, avverte un’oscillazione minima, quasi impercettibile; tale da non destare alcuna preoccupazione. All’aperto, nessuno avverte la scossa. Dal territorio giungono isolate segnalazioni del sisma.

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Territori a una distanza compresa tra 52 Km e 19 Km dall’epicentro.

Centri principali: Rimini, Forlì, Cesena, Faenza, Riccione, Cervia, Cesenatico, Santarcangelo dR

3    –     Scossa tenue                           0.12 < PGA < 0.25       ( II MCS )

Il tremore sismico è appena percettibile; esso è avvertito da pochissime persone a riposo, soprattutto ai piani intermedi e superiori degli edifici. I lampadari sono smossi dalla loro posizione di equilibrio. Tali effetti generano solo un po’ di apprensione in chi li percepisce. Tranne rare eccezioni, all’aperto, nessuno avverte il terremoto, né il rombo da esso generato. Pochissime le segnalazioni del sisma trasmesse via Internet.

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Territori a una distanza inferiore a 19 Km dall’epicentro.

Centri principali: Novafeltria, Mercato S, Bagno dR, S Sofia, Civitella dR, Sarsina, Sogliano aR

4    –     Scossa lieve                            0.25 < PGA < 0.50       ( II – III MCS )

Poche persone, all’interno delle abitazioni e in condizioni di quiete, avvertono un lieve tremore; quasi nessuno lo percepisce all’esterno. In casa si ode un sommesso tintinnio di vetri e ceramiche. I lampadari compiono oscillazioni di ampiezza minima. Tali effetti mettono in apprensione chi li percepisce. Dal territorio giungono poche segnalazioni; in qualche caso isolato, esse riferiscono di un’indistinta, greve sonorità che precede il terremoto.

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