Mobilità alternativa: ecco “Minimó” la soluzione di Seat per gli spostamenti urbani [GALLERY]

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Seat, scelta come marchio leader all’interno del Gruppo Volkswagen per definire la strategia e offrire prodotti per la micromobilità urbana, presenta Minimó al Mobile World Congress 2019, una concept car sviluppata che mostra la visione dell’azienda in merito alla mobilità urbana del domani. 

In occasione della conferenza stampa di questa mattina, Luca de Meo, Presidente SEAT, ha dichiarato che “SEAT Minimó è stata appositamente progettata per adattarsi alle piattaforme di mobilità che segneranno il futuro della circolazione in città, dove il traffico sarà limitato e solo pochi operatori saranno in grado di offrire mobilità [..] è la soluzione che le società di car sharing stavano aspettando, un modello che sarà fondamentale per migliorare la redditività di questo tipo di società. Il concetto che presentiamo oggi risponde sia alle esigenze delle città che ai fornitori di car sharing”. 

Minimó è stata progettata partendo dal meglio del mondo delle due e delle quattro ruote ed infatti coniuga la sicurezza e il comfort delle auto e l’agilità e facilità di parcheggio delle moto 

In questa concept car biposto 100% è stato inoltre integrato il sistema “battery swap”, che consente di ricaricare la vettura in pochi minuti, garantendo un’autonomia di oltre 100 km. Non dovendo portare le vetture nei punti di ricarica, questo innovativo sistema consente di ridurre i costi operativi del veicolo fino al 50%. 

Dimensioni compatte, (lunghezza 2,5 m, larghezza 1,24 m) occupa meno della metà dello spazio che richiederebbe un’automobile normale, riducendo considerevolmente l’ingombro nelle città, Minimó inoltre offre il vantaggio di poter essere parcheggiata nei parcheggi per motocicli  

Minimó è anche un veicolo iperconnesso con tecnologia 5G che offre un’esperienza digitale comoda e di facile fruizione per l’utente, basata sulla chiave digitale e sulla tecnologia wireless Android Auto, che permette ai passeggeri di connettere i loro dispositivi mobili senza bisogno di cavi o spine. Tra le varie funzioni, il veicolo riconosce se il conducente ha almeno 16 o 18 anni, adattando così la velocità massima a 45 o 90 km/h, per esempio. Inoltre, tramite l’Assistente Google di Android Auto, il conducente può concentrarsi sulla strada e tenere le mani sul volante mentre interagisce con il veicolo tramite il comando vocale per ottenere risposte, gestire le proprie attività e controllare le differenti sorgenti, ha aggiunto durante la conferenza stampa il Presidente de Meo. 

La micromobilità, ossia gli spostamenti sotto i 10 km, copre una fetta di circa il 60% del totale ed è un business dal grande potenziale per un fornitore di mobilità come quello che vuole diventare Seat.

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