Parigi: i lavori di restauro de “Il bacio” di Rodin [FOTO]

  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
  • MaxPPP/LAPresse
/
MeteoWeb

Ecco le foto della scultura che ritrae Paolo e Francesca durante il restauro al museo Rodin di Parigi

Il museo Rodin di Parigi ha avviato, già dal 2012, dei lavori di restauro e rifacimento della sua sede, l’Hotel Biron. La riapertutra è prevista per il 12 novembre 2015. Nella galleria, dedicata appunto ad Auguste Rodin, si possono vedere molte delle sue opere, ma anche capolavori di Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent Van Gogh e tanti altri.

L’Hôtel Biron, un palazzo in stile rococò con giardino, fu costruito tra il 1728 ed il 1731 da Jean Aubert per Abraham Peyrenc de Moras e poi acquistato da colui che gli ha dato il nome, ovvero il maresciallo Biron. Nel 1911, infine, è passato al governo francese. Proprio Rodin passò gli ultimi anni della sua vita nell’edificio, tra il 1908 e il 1917, e alla sua sua morte lasciò tutte le opere che possedeva allo Stato francesce, ma con il vincolo che restassero nell’edificio e vi si creasse un museo, la cui inaugurazione avvenne nel 1919.

Tra le opere ospitate, e ora in fase di restauro, dalla pinacoteca troviamo “Il bacio” di Rodin, scultura raffigurante Paolo e Francesca, la cui struggente storia d’amore è raccontata nel V Canto della Divina Commedia di Dante Alighieri. Per anni si è pensato che la figura di Francesca potesse rappresentare la giovane studentessa di disegno Camille Claudel, che divenne amante dello scultore; ma a quanto pare non è così dato che la ragazza arrivò nello studio di Rodin due anni dopo il modello originale della scultura, databile al 1882. L’opera in marmo è stata definita in diversi modi nel corso degli anni: “La fede”, “L’amore profondo come i sepolcri”, “Francesca da Rimini”, “Paolo e Francesca”.

Condividi