Nè meteora, nè UFO, nè satellite: risolto il mistero della palla di fuoco avvistata la vigilia di Natale

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Il razzo Soyuz 2.1B, il cui frammento è stato avvistato nei cieli europei la sera della vigilia di Natale

La palla di luce osservata sul Nord Italia e sull’Europa la sera della vigilia di Natale, altro non era che un detrito del razzo Soyuz2.1B che ha portato il satellite Meridian in orbita. La conferma arriva dall’osservatorio Royal del Belgio, interessato da migliaia di telefonate nella serata di Sabato. Ma l’osservatorio non è stata l’unica struttura interessata da centinaia di chiamate da parte dei cittadini preoccupati; lo è stato anche il centro di Mannheim, nella Germania sud-occidentale. Il fenomeno luminoso è stato osservato dal Belgio, dall’Olanda, dalla Francia e dalla Germania, oltre che naturalmente dall’Italia. Sul web sono stati resi noti dei brevi video della durata di 30 secondi che ritraggono il detrito bruciare in atmosfera. L’oggetto era l’ultimo stadio del vettore soyuz 2.1B, e nel suo rientro incontrollato nella nostra atmosfera ha prodotto per attrito la scia luminosa visibile da migliaia di cittadini. Un veicolo spaziale Soyuz è formato da tre parti: il modulo orbitale, la capsula di rientro e il modulo di servizio. Il modulo orbitale non è progettato per rientrare in atmosfera, quindi non è dotato di scudo termico o altre attrezzature atte a rallentare la discesa. Fortunatamente il detrito è stato completamente consumato dalla protezione che ci offre l’atmosfera, per cui non vi sono notizie di danni a persone o cose. I detriti orbitali rappresentano ormai una vera e propria minaccia per la popolazione mondiale. La politica più recente del National Space (28 giugno 2010) contiene una sezione intitolata “preservare l’ambiente spaziale“ e affronta la mitigazione dei detriti orbitali sia per il breve che per il lungo termine. Russia, Cina, Giappone, Francia, e l’Agenzia spaziale europea hanno pubblicato le linee guida di mitigazione dei detriti orbitali. Mistero risolto quindi, nessuna meteora o fenomeno naturale, nè tantomeno un oggetto volante non identificato, ma solo un oggetto artificiale dell’agenzia spaziale russa in rientro incontrollato verso il nostro pianeta. I sognatori dovranno attendere il prossimo Natale.

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