Maltempo, situazione critica nelle Marche. La protezione civile: “è come l’alluvione del 2011”

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01Il maltempo che sta tormentando le Marche dalla sera di domenica scorsa e’ “un evento paragonabile a quello del 2011, perche’ la quantita’ d’acqua e la distribuzione delle precipitazioni e’ praticamente simile”. Lo ha riferito il direttore del dipartimento della protezione civile regionale, Roberto Oreficini, nel corso della riunione di questa mattina presso la sala operativa unificata di Ancona, in videoconferenza con le sale operative delle cinque province marchigiane. L’1 e 2 marzo 2011, infatti, la regione fu colpita da una violenta alluvione, con picchi di intensita’ tra le province di Ascoli Piceno e Fermo. Oreficini ha spiegato che “il rispetto dei divieti posti dall’autorita’ pubblica ha aiutato a contenere i danni alle persone”. L’invito alla popolazione e’ pero’ “di continuare a mantenere questo atteggiamento”.

02La riunione odierna e’ stata dedicata alla programmazione degli interventi sul territorio e al costante aggiornamento della situazione. Dalla mattinata un elicottero del Corpo sta sorvolando le Marche per monitorare le maggiori criticita’ segnalate dalla protezione civile. Entro la prossima settimana sara’ raccolta tutta la documentazione tecnica e amministrativa, insieme alle Province e ai comuni, a corredo della richiesta di stato di emergenza presentata dalla Regione al prefetto Gabrielli. Secondo la protezione civile, sul fronte meteo le Marche potranno godere, a partire dalla giornata di domani, di una tregua, “che non sara’ lunga, ma che consentira’ di riorganizzare gli interventi, in vista della nuova piovosita’, che si spera possa essere contenuta, comunque prevista per i prossimi giorni. Sul fronte delle strade, l’Anas ha segnalato oggi una viabilita’ “complessivamente tranquilla” sulle arterie di propria competenza, con maggiori criticita’ nell’ascolano e in alcune situazioni nel maceratese. Rimane comunque chiuso il Passo della Contessa, tra le province di Pesaro-Urbino e Perugia.
maltempo01Nell’anconetano, si registrano ancora difficolta’ nel fabrianese, mentre in provincia di Macerata la situazione e’ complessa, con la riapertura di alcune strade e la permanete chiusura di altre. La protezione civile sta riaprendo le strade che interessano Castel Trosino, Pianacerro e Vitavello, frazioni di Ascoli Piceno. Si stanno svolgendo con regolarita’ i collegamenti ferroviari lungo la dorsale adriatica e sulla Ancona-Roma, mentre risulta bloccata la linea interna Fabriano-Pergola. Le situazioni piu’ critiche riguardano soprattutto i fiumi Tronto, Chienti e Potenza, nel sud delle Marche. Nel pesarese, il livello di criticita’ si sta abbassando, anche se permangono situazioni che richiedono un attento monitoraggio, come a Cantiano, dove due frazioni sono isolate. Sotto controllo gli invasi, specie quelli che nella notte hanno rilasciato consistenti quantita’ di acqua; e’ il caso della diga delle Grazie nel comune di Tolentino (Macerata). Le piogge stanno ancora flagellando la provincia di Ascoli-Piceno, aumentando il rischio di frane. Finora sono stati segnalati 200 eventi, tra frane e smottamenti, lungo la viabilita’ minore, specie nelle aree interne. Attualmente risultano ancora isolate Arola, Pozza e Agore, frazioni di Acquasanta Terme. Nelle prime due sono a lavoro squadre dei vigili del fuoco e tecnici del comune, con ruspe e pale meccaniche per liberare le strade dal fango; ad Agore, invece, una squadra del soccorso alpino raggiungera’ a piedi il centro abitato per valutare lo stato di salute delle persone rimaste isolate. Altra emergenza e’ rappresentata dagli alberi divelti e dagli arbusti, che hanno bloccato le paratie di regolazione affluenza acque del fiume Tronto verso la centrale elettrica dell’Enel di Mozzano: questo pomeriggio entreranno in funzione particolari taglialegna, che dovrebbero consentire di far defluire in maniera adeguata il corso fluviale.

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