Salute: scoperto come usare gli ormoni per aumentare la fertilità

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CERVELLO COLORATO - CopiaDal modo in cui gli ormoni influiscono sul cervello, si puo’ aprire una nuova strada per il trattamento dell’infertilita’. Stimolando il cervello a produrre di piu’ un ormone, il Gpr54 o kisspeptina, si puo’ aumentare la fertilita’. Lo hanno verificato alcuni ricercatori dell’Imperial college di Londra studiando cinque donne con amenorrea ipotalamica (una situazione comune nelle atlete) che fa interrompere il ciclo mestruale. L’amenorrea ipotalamica colpisce circa una donna su cento in Gran Bretagna, e un’atleta su dieci tra le professioniste. E’ molto comune anche nelle donne sottoposte a forti stress o in chi soffre di anoressia. L’ipotalamo, la parte del cervello che regola il ciclo mestruale, smette di produrre correttamente gli ormoni, non si sa bene perche’. I ricercatori, nello studio, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, hanno studiato i due ormoni prodotti dall’ipotalamo, la kisspeptina e l’lh. L’amenorrea ipotalamica e’ associata a bassi livelli di lh e puo’ causare infertilita’, ma non e’ una causa comune di infertilita’ come la sindrome dell’ovaio policistico. I ricercatori hanno dato alle cinque donne, tra i 24 e 31 anni, sottoposte allo studio, delle gocce con diverse concentrazioni di kisspeptina in sessioni di 6-8 ore, studiando i loro livelli di lh tramite il prelievo di campioni di sangue ogni 10 minuti. Si e’ cosi’ rilevato un aumento dei livelli di kisspeptina che ha portato ad un innalzamento dei livelli di lh, il che significa che l’lh viene rilasciato nel sangue piu’ spesso. Secondo i ricercatori la kisspeptina agisce sui nervi aplificando il rilascio dell’lh. ”Abbiamo visto nel breve periodo – spiega uno dei ricercatori – che infusioni intravenose di kisspeptina a certe dosi possono ripristinare i livelli di lh essenziali per la fertilita’ femminile. Adesso bisognera’ vedere se questo approccio, nel lungo periodo, puo’ essere usato per trattare alcune forme di infertilita’ femminile”.

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