L’epidemia di ebola ha uccisio 3.091 persone in Africa Occidentale mentre le persone contagiate sono 6.574. Lo riferisce nelli”ultimo bollettino l’Organizzazione Mondiale della Sanita’. Un’emergenza cosi’ grave che ha spinto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a mettersi alla testa degli sforzi internazionali per fronteggiare l’epidemia, ruolo da lui stesso rivendicato oggi nel consueto messaggio radiofonico del sabato alla nazione, per ribadire la leadership americana nel mondo. “L’America – ha affermato il leader della Casa Bianca – sta guidando la lotta per contenere e combattere l’epidemia dell’Ebola nell’Africa Occidentale”, come sta alla testa della lotta all’Isis e per contenere le altre grandi emergenze planetari, come la crisi in Ucraina e i cambiamenti climatici. Peraltro gia’ nei giorni scorsi il presidente americano aveva presentato le iniziative degli Usa per per combattere Ebola.
La strategia comprende l’invio di tremila soldati in Africa Occidentale, come anche l’invio di medici, infermieri, ingegneri e operai per un costo totale dell’operazione, denominata ‘Operation United Assistance’, che potrebbe arrivare a 750 milioni di dollari. In particolare, il piano di intervento degli Usa prevede la creazione di un quartier generale a Monrovia con il dispiegamento di tremila soldati. Il personale militare non fornira’ direttamente assistenza sanitaria alle migliaia di pazienti, ma aiutera’ a coordinare gli sforzi degli Stati Uniti e di varie organizzazioni umanitarie internazionali per contenere l’epidemia. E inoltre: la creazione di 17 ospedali da campo in Liberia con 100 posti letto ognuno; la formazione degli operatori sanitari, almeno 500 a settimana fino a quando sara’ necessario (anche se si prevede che il programma durera’ sei mesi); la creazione di un ponte aereo per far arrivare al piu’ presto gli operatori sanitari e le forniture mediche sul posto; la distribuzione di 400mila kit per sensibilizzare le famiglie alla prevenzione. Una emergenza quella di Ebola, che connessa come tante altre emergenze sanitarie nel mondo, fa dire all’ Oms che ”per la prima volta da sempre, sta affrontando cinque tra le piu’ grandi crisi umanitarie allo stesso tempo. Piu’ di 60 milioni di persone, dall’Africa Occidentale all’ Iraq, hanno urgente bisogno di assistenza sanitaria”. Il riferimento e’, oltre che ad Ebola in Africa Occidentale, alle drammatiche vicende legate alle crisi nel Sudan del Sud, nella Repubblica Centrafricana, In Siria ed in Iraq. Cinque situazioni di crisi classificate tutte come di grado 3, G3, il piu’ alto nella speciale graduatoria determinata dalla stessa Oms.
