Clima: il governo Italiano definisce la “strategia di adattamento” ai cambiamenti climatici

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tornado lido 02Per affrontare le calamita’ naturali e ridurre i rischi per la popolazione e i danni economici anche l’Italia si e’ dotata di una ‘Strategia nazionale diadattamento ai cambiamenti climatici’, cioe’ misure “appropriate capaci di prevedere e minimizzare i danni, individuare vantaggi e opportunita’ che da essi possono nascere”. L’Italia diventa cosi’ il 22/o su 33 Paesi europei (quindi non solo quelli dell’Ue) a dotarsi di questa Strategia in attesa di aggiungersi ai 17 Paesi che hanno anche un piano nazionale. La Strategia italiana, che – spiega il ministero dell’Ambiente – e’ “il piu’ importante documento di ‘visione’ nazionale per affrontare l’impatto dei mutamenti del clima” era attesa da tempo e arriva a distanza di oltre un anno dall’adozione della Strategia di adattamento europea (16 aprile 2013); entro fine 2014 la Commissione europea determinera’ se la qualita’ e la copertura delle strategie nazionali sono sufficienti. Una valutazione sui progressi degli Stati Membri e’ prevista nel 2017.

tornado acireale danni (18)Per l’Italia i rischi minacciati dal cambiamento climatico contemplano frane, flussi di fango e detriti, crolli di roccia e alluvioni lampo a causa di alterazioni del regime idrogeologico; riduzione della qualita’ e della disponibilita’ di acqua, siccita’; erosione e desertificazione del terreno, perdita di biodiversita’ e aumento di incendi boschivi, inondazione ed erosione delle zone costiere, riduzione della produttivita’ agricola. Tutto cio’ con ripercussioni sulla salute, specialmente per i gruppi piu’ vulnerabili della popolazione e danni per l’economia, ricorda il ministero dell’Ambiente. Gli obiettivi della Strategia italiana, messa a punto dal ministero guidato da Gian Luca Galletti con il contributo dei maggiori Istituti ed Enti di ricerca, Fondazioni e Universita’ competenti in materia, coordinati dal Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, sono “la riduzione dei rischi dei cambiamenti climatici, la protezione della salute e del benessere dei popoli, il miglioramento delle capacita’ di adattamento dei sistemi naturali, economici e sociali, la difesa del patrimonio naturale/sociale/culturale, la promozione della partecipazione e della consapevolezza dei cittadini sui possibili pericoli, rischi, costi e opportunita’ derivanti dai cambiamenti climatici”. Per attuare la Strategia per migliorare il nostro adattamento ai mutamenti del clima vengono indicati alcuni punti cardine: “stabilire una nuova governance, creando un tavolo sul tema presso la Conferenza Stato-Regioni; colmare i gap conoscitivi delle variazioni climatiche, e delle mappe di rischio Istituire un largo processo partecipativo; elaborare Piani d’azione settoriali entro il 2016 (mix di misure, strategie, politiche e privilegiare le misure verdi/ecosistemiche)”.

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