Nuove drammatiche alluvioni travolgono la Cina, tutta colpa della risalita del “front Mei-yu”

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Piogge torrenziali travolgono la Cina meridionale e orientale causando drammatiche inondazioni in diverse province

Con l’arrivo del “Monsone da Sud” in Cina tornano, puntuali come ogni estate, le alluvioni. Negli ultimi giorni la provincia di Hubei, nella Cina Centrale, è stata flagellata da forti precipitazioni di carattere torrenziale che hanno ingrossato sensibilmente i vari corsi d’acqua, molti dei quali sono straripati, causando una nuova drammatica alluvione. L’urbanizzazione selvaggia, con la nascita di nuove città in prossimità dei grandi bacini fluviali, e la costante cementificazione del suolo rappresentano solo alcune delle cause che esacerbano il ripetersi, ogni estate, di questi gravi eventi alluvionali su buona parte del territorio cinese.

La Presse/Xinhua
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Secondo quanto riferito dalle autorità cinesi circa 115 mila persone risultano sfollate, e purtroppo già sono state accertate 5 morti e due persone risultano tutt’ora disperse. Nella provincia di Chongyang alcuni abitanti navigano letteralmente sulle strade completamente allagate per cercare di raggiungere le loro case o meglio, ciò che resta. I ponti sono crollati come carta pesta sotto la furia dell’acqua e i campi agricoli sono stati per buona parte danneggiati con la conseguente perdita dei raccolti. Ma il maltempo ha messo in ginocchio sabato anche la provincia del Guangxi, sommergendo in pochi minuti l’intera provincia di Dahua Yao. Purtroppo, durante l’evento alluvionale oltre 16mila maiali (una cifra davvero impressionante) sono annegati nell’alluvione e galleggiano ora nel pantano producendo un odore nauseabondo percepibile a centinaia di metri di distanza.

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Le autorità hanno avviato oggi le operazioni di recupero e smaltimento delle carcasse che dovrebbe essere completata entro sette giorni. Come avevamo già spiegato nelle scorse settimane, in questo periodo dell’anno in vaste aree della Cina meridionale e orientale le precipitazioni possono assumere carattere torrenziale lungo il cosiddetto “Mei-yu”. Si tratta di un esteso fronte che si realizza ogni anno fra la Cina meridionale e la Cina orientale e che segna la confluenza fra il flusso degli umidi venti meridionali, legati al “Monsone di SE” che risale dal mar Cinese Meridionale, e quelli un po’ più temperati e molto secchi che dall’entroterra montuoso della Cina centrale si spingono verso le coste orientali.

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Lungo la linea di convergenza fra la ventilazione molto umida meridionale del “Monsone” e quella più fresca e secca in uscita dall’entroterra cinese, conosciuta dai cinesi come “front Mei-yu”, si vengono a realizzare intense correnti ascensionali che agevolano lo sviluppo di potenti sistemi temporaleschi, capaci di scaricare un ingente quantitativo di pioggia su aree particolarmente vaste. Ciò spiega anche perché l’estate in molte aree della Cina meridionale e orientale sia la stagione più piovosa, caratterizzata da frequenti eventi alluvionali e inondazioni. Basti pensare che a Pechino la media mensile delle piogge in Luglio e Agosto si aggira, rispettivamente, in 175, 6 mm e 182, 2 mm, mentre la media di Gennaio è di soli 2,6 mm.

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La parte anteriore del “Mei-yu” può divenire stazionarie per settimane nel mese di Maggio e Giugno nelle vicinanze del bacino dello Yangtze, causando su quest’area giorni di pioggia e violenti temporali. Quest’anno inoltre pare che le piogge causate dall’innalzamento verso nord del “Mei-yu” siano state fra le più abbondanti degli ultimi 40 anni in molte regioni del sud della Cina. Purtroppo le forti piogge e i temporali proseguiranno a martellare la Cina meridionale e orientale anche nelle prossime settimane, con il graduale avanzamento verso nord del “front Mei-yu” che dovrebbe arrecare piogge di carattere torrenziale pure nell’area di Shanghai.

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