Scienza: addio al fisico Paolo Mazzoldi, sviluppò la tecnica di impianto ionico

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La sua attività, preminentemente sperimentale, si è sviluppata in vari settori della fisica della materia

Lo scienziato Paolo Mazzoldi, professore emerito di fisica generale dell’Università di Padova, città nella quale viveva, è morto ieri improvvisamente mentre si trovava in vacanza in Corsica. Aveva 72 anni. Autore di circa 340 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di alcuni libri specialistici, Mazzoldi ha affiancato all’attività accademica e didattica un’intensa attività di ricerca sperimentale, contribuendo allo sviluppo della tecnica di impianto ionico. La sua attività, preminentemente sperimentale, si è sviluppata in vari settori della fisica della materia, con l’utilizzazione di acceleratori e sviluppo di tecniche nucleari per analisi dei materiali (microanalisi nucleare), interazione radiazione-materia, impianto ionico, trattamenti con impulsi laser e fasci di elettroni di superfici metalliche. Professore ordinario di fisica generale dal 1975 presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, Mazzoldi ha tenuto vari incarichi di insegnamento specialistici presso università italiane, europee, in India, Cina e Usa. Mazzoldi ha avuto responsabilità di direzione nella realizzazione di alcuni laboratori scientifici. Con Massimo Nigro e Cesare Voci, Mazzoldi è coautore di “Fisica” (Edises), un manuale in due volume per gli studenti universitari, e di “Elementi di fisica: meccanica e termodinamica” (Edises). Con Voci e Antonio Saggion, Mazzoldi è stato coautore di “Problemi di fisica generale: meccanica, termodinamica” (Cortina).

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