Obiettivo Marte: nel 2016 parte la nuova missione ExoMars

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ExoMars avrà inizio entro gennaio 2016, con una prima fase che prevede un modulo in orbita attorno a Marte e un modulo di discesa

La prima grande conferma della presenza di acqua su Marte dopo anni intensi di ricerche è una pietra miliare dell’astronomia, ma non dimentichiamo che l’uomo punta i suoi occhi sul pianeta rosso già da tempo, tra sensori, radar e telecamere a bordo di satelliti e rover. La prossima sfida è riuscire a trovare forme di vita, microrganismi vissuti in passato o forse ancora attivi e capaci di sopravvivere in un ambiente così estremo.

esanasa_exomars01Nel 2016 si prepara a raggiungere l’orbita marziana la prima fase di una nuova missione da 1,2 miliardi di euro: ExoMars, organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea con l’Italia in prima fila con l’Agenzia Spaziale Italiana. ”Sicuramente Marte continuerà a darci sorprese”, ha detto all’ANSA il presidente dell’Asi, Roberto Battiston. Quella annunciata ieri dalla Nasa ”è l’ultima di una lunga serie e sostanzialmente ci dice che Marte è un luogo in cui c’è dell’acqua, anche se con modalità diverse rispetto a quelle cui siamo abituati sulla Terra. Sappiamo – ha proseguito – che la maggior parte dell’acqua che si trova sul pianeta è congelata e si trova nel sottosuolo, ma c’è anche acqua che scorre e si solidifica in quantità limitate, ma sufficienti a modificare colore e caratteristiche della superficie”.

ExoMars avrà inizio entro gennaio 2016, con una prima fase che prevede un modulo in orbita attorno al pianeta e un modulo di discesa. Per il 2018 è prevista una seconda fase: il rover Schiaparelli (in onore dell’astronomo che a fine ‘800 osservò i celebri canali di Marte) esplorerà la superficie di Marte e la perforerà con un trapano italiano fino alla profondità di due metri, a caccia di tracce di vita.

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