Un terremoto “forte, lungo e con repliche intense”: i racconti di chi ha vissuto il sisma in Cile

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Un terremoto “lungo, con repliche particolarmente intense”

Un terremoto forte, ma soprattutto molto lungo e seguito da repliche molto intense. E’ così che viene raccontato il sisma che ieri sera ha colpito il Cile, un paese che pure in qualche modo ha imparato a convivere con le scosse. Ieri, la terra ha tremato mettendo paura ai 6,6 milioni di abitanti di Santiago. Beatriz Gomez, una studentessa di 19 anni, al momento della scossa, poco prima delle otto di sera, si trovava su un autobus diretta a casa: “Insieme agli altri passeggeri ci siamo accorti che il bus si scuoteva in pieno movimento. Poco dopo si e’ fermato, bloccato dal caos del traffico. Abbiamo guardato dal finestrino e subito abbiamo capito che la scossa era molto potente. In pochi istanti, tutti erano attaccati al telefonino“, ha raccontato Beatriz all’ANSA. Gonzalo Salamanca, 50enne di Santiago, racconta: “Stavo rientrando dal lavoro nel quartiere di La Reina. Mi ha in effetti colpito che fosse cosi’ lungo ed anche che le repliche siano state particolarmente intense: in genere, dopo la prima scossa, calano e sono via via piu’ moderate. Questa volta non e’ stato cosi’, questo e’ sicuro“. “A differenza del terremoto devastante del 27 febbraio 2010 (524 morti) credo sia stato determinante il fatto che questa volta il sistema delle telecomunicazioni ha retto. Non ho visto grandi problemi con le telefonate e anche il sistema d’allerta ha funzionato. Se devo dire in due parole quanto successo ieri, parlerei di un terremoto forte seguito da uno tsunami moderato“. In tanti fanno notare che “salvo qualche eccezione, anche l’elettricita’ e le connessioni hanno tenuto e quindi via telefonini e pc sapevamo all’istante cosa succedeva non solo a due passi da noi ma anche nel nord del paese, oppure in Argentina“, hanno raccontato altri ‘santiaguinos’.

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