Siccità in Messico, il Tempio di Quechula è riemerso dalle acque per la seconda volta [FOTO]

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    Il Tempio di Quechula in Messico è riemerso dalle acque a causa di una forte siccità

    Sembra impossibile ma in Messico sono emersi dalle acque interi resti di una Chiesa risalente alla metà del XVI secolo. Una magia? Pare che a causa della forte siccità registratasi negli ultimi tempi, il livello dell’acqua del fiume Grijalva ,nello stato del Chiapas, si sia drasticamente  abbassato di circa 25 centimetri, e così il Tempio di Santiago, noto anche come Tempio di Quechula, è emerso maestosamente  dalle acque.

    tempio-5In realtà non è un evento fine a se stesso; infatti già nel 2002 il livello delle acque si era talmente abbassato che le persone erano riuscite addirittura a entrare all’interno all’interno della Chiesa e camminare tra le sue navate. Il Mastodontico edificio , risalente al 1564, venne abbandonato dopo una grave epidemia di peste che colpì la cittadina intorno al 1773.  La Chiesa venne costruita da un gruppo di monaci guidati da Friar Bartolome de las Casas e dipendeva dal vicino convento di Tecpatán, fondato nel 1564.

    E’ lunga 61 metri, larga 14 e alta 10, mentre il campanile raggiunge i 16 metri di altezza. Pare che al suo interno sia stato rinvenuto l’ossario con i resti delle vittime della peste. Nel 1966 venne costruita la diga di Nezahualcoyotl che sommerse il tempio di Santiago per quasi quarant’anni.

    Al momento sono gli stessi pescatori del posto che si improvvisano guide turistiche e portano i forestieri a visitare il singolare monumento generando un vero e proprio pellegrinaggio.

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