La Basilicata ricorda le vittime del terribile terremoto del 1980

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La Basilicata non dimentica e ricorda con un minuto di silenzio le persone che persero la vita il 23 novembre 1980 a causa di un devastante terremoto

“Questa riunione  si svolge in una data molto significativa per i lucani. Per noi tutti il 23 novembre e’ la data del terremoto che nel 1980 sconvolse la Basilicata e la Campania, seminando morte e distruzione. Una data che e’ rimasta anche nella memoria di chi allora non era ancora nato o che, come me ed altri presenti in quest’Aula, allora era solo un bambino“.

Parole ricche di emozione e commozione quelle espresse da Piero Locarazza, Presidente del consiglio regionale della Basilicata che ha rivolto, durante un’ assemblea, un pensiero alle vittime del terremoto avvenuto il 23 novembre 1980 , proponendo anche un minuto di silenzio ai presenti.

Una tragedia – ha proseguito Lacorazza, che ha aggiunto – che ci riporta al ricordo di chi perse la vita, della solidarietà dell’Italia e del mondo, della travagliata, difficile, controversa e in qualche caso ancora non risolta vicenda della ricostruzione e dello sviluppo che gli ingenti stanziamenti statali avrebbero dovuto assicurare mentre periodicamente nelle nostre discussioni tornano gli echi di altri eventi sismici, del 1991 e successivi, che impegnano ancora oggi diverse amministrazioni comunali con i problemi della ricostruzione. Una storia fatta di luci ed ombre, che ha unito i lucani determinando una crescita della sensibilità e dell’attenzione, oltre che delle competenze, per la sicurezza degli edifici e per gli equilibri del territorio“.

Il Presidente si è permesso inoltre di ricordare un episodio molto significativo che coinvolse la cittadinanza in epoca più recente:“il 23 novembre riporta alla memoria anche una data più recente, quando in quella domenica del 2003 un immenso fiume umano percorse la statale ionica da Policoro a Scanzano per dire no al deposito di scorie nucleari che il governo avrebbe voluto costruire nelle miniere di salgemma di Terzo Cavone, a pochi passi dal mare. Una battaglia vinta innanzitutto perchè fu la battaglia della partecipazione dei cittadini e dell’unità”.

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