Smog a Roma: oggi stop alle targhe dispari, domani ferme quelle pari

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Stop ai veicoli inquinanti, targhe alterne a Roma

Polveri sottili da giorni oltre i limiti consentiti a Roma: per questo, oggi e domani – si legge sulla pagina web dell’Agenzia per la mobilità – la circolazione sarà a targhe alterne. Più in dettaglio, nella Fascia Verde, dalle 7,30 alle 12,30 e poi dalle 16,30 alle 20,30, dovranno fermarsi oggi i veicoli con l’ultimo numero della targa dispari; domani invece, lo stop sarà per auto e moto con l’ultimo numero della targa pari. A fermarsi anche le auto Euro 5 (sia benzina che diesel), secondo lo stesso criterio, oggi le dispari; domani le pari. I mezzi più inquinanti, ovvero gli Euro 0, gli Euro 1 e, per i diesel, anche gli Euro 2, dovranno fermarsi a prescindere dalla targa, sia oggi che domani, sempre nella Fascia Verde, nella fascia oraria 7,30-20,30, senza interruzioni. Tornando alla circolazione a targhe alterne, previste delle deroghe: via libera a veicoli elettrici, ibridi, a metano e gpl, agli Euro 6 a benzina e diesel, ai ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e ai motocicli quattro tempi Euro 3. Nessuno stop anche per i mezzi car sharing, car pooling o con contrassegno disabili. L’elenco completo dei veicoli esentati dal blocco si può consultare sulle pagine dedicate nel sito del Comune, dove è possibile scaricare la mappa della Fascia Verde in PDF. Tornando ai veicoli più inquinanti, che come ricordato dovranno fermarsi a prescindere dalla targa sia oggi che domani, dalle 7,30 alle 20,30, il provvedimento di limitazione alla circolazione interessa: gli autoveicoli a benzina ‘euro 0’ e ‘euro 1’; gli autoveicoli diesel ‘euro 0’, ‘euro 1’ e ‘euro 2’; i motoveicoli e i ciclomotori a due, tre e quattro ruote 2 tempi e 4 tempi ‘euro 0’ e ‘euro 1’; le microcar diesel ‘euro 0’ e ‘euro 1’. Anche in questo caso previste delle deroghe, come ad esempio per i mezzi a gpl, metano o con contrassegno disabili. Per conoscere la classe ambientale della propria auto o della moto, si può consultare il libretto di circolazione oppure affidarsi al web, al sito ilportaledellautomobilista.it (curato dal Dipartimento Trasporti del Ministero delle Infrastrutture)”.

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