Conoscevate le origini di Portofino? Breve carrellata su cosa fare e vedere a Portofino e alle Cinque Terre!
Di lei Maupassant disse: “Un piccolo villaggio che si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino”. Di origini romane, anche Plinio il Vecchio parlò delle straordinarie bellezze di Portofino, definendola “ Portus Delphini” in relazione alle tante specie di delfini che popolavano le sue acque.
Sir Winston Churchill, Ranieri e Grace di Monaco, Bill Gates, sono solo alcuni dei personaggi illustri che approdarono sulle coste della cittadina ligure. Resa famosa grazie alle sue singolari risorse naturali e bellezze architettoniche , l’elegante Portofino offre particolarità sceniche sorprendenti. Dal centro della città non si può non notare la celebre piazzetta, in direzione del Faro, che straborda di localini di lusso da frequentare al tramonto per rilassarsi tra un bicchiere di cocktail e gustosi aperitivi. A pochi passi dalla piazza ci si imbatte alla scoperta della Chiesa di San Giorgio, risalente all’epoca romana venne restaurata in età moderna, dopo la fine della seconda guerra mondiale dagli stessi abitanti.
All’interno della Chiesa sono conservate le reliquie di san Giorgio, patrono della città, portate dai marinari durante il periodo delle crociate. Da qui si può godere il panorama della cittadina e continuando lungo la stradina interna ci si addentra nella viuzza che porta al bellissimo Catello Brown, posto sul golfo del Tigullio. Attorniato da un tripudio di fiori e colori sistemati lungo l’accurato giardino, il Castello mostra prevalentemente uno stile gotico :le scale interne e le “laggioni” che le ricoprono , vantano uno stile mediterraneo derivante dal mondo arabo. Ma la Riviera del Levante porta anche alla scoperta delle favolose Cinque terre: considerate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, le cinque terre sono situate nel territorio della provincia della Spezia tra Punta Mesco e Punta di Montenero, si trovano cinque borghi :Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore.
L’aria di Monterosso è impregnata dal ricordo del fanciullo Montale che era solito passare qui le vacanze estive. Tra le righe di “Ossi di Seppia” si può dedurre l’amore che legava il poeta a questa meravigliosa terra. La cittadina loda incessantemente lo scrittore: dalla Villa Montale al Parco Letterario Eugenio Montale, per poi finire , saltuariamente, alle cene montaliane ispirate ai piatti gastronomici amati dal premio Nobel.
Obbligatorio visitare la Chiesa di Santa Maria d’Antiochia nel centro di Vernazza, d’aspetto gotico-ligure; di Corniglia è famoso il vino noto fin dall’antichità. La spiaggia isolata e la chiesa di san Pietro, che mescola il gotico al barocco, la rendono una località speciale, anche se è il più piccolo comune delle cinque terre e il più elevato sul livello del mare.
Dista quattro km Riomaggiore da Manarola, ribattezzata dai turisti la “via dell’amore”. Assolutamente da fare un escursione al santuario di Montenero e la chiesa del 1340 dedicata a San Giovanni Battista.
