Epifania 2016: tutto quello che non sai sulla tradizione della Befana

MeteoWeb

Domani festeggeremo l’Epifania. Pochi di noi, però, conoscono le origini di questa festa, le sue tradizioni e la sua storia

Domani tutta l’Italia festeggerà L’Epifania. Per i piccoli sarà un’ulteriore festa in cui potranno ricevere regali se sono stati buoni tutto l’anno o carbone. Quanti di noi però conoscono le origini di questa festa? Partiamo dall’origine del termine. Questo, infatti, deriva dal greco e significa “manifestazione divina“. L’origine di questa festa è appunto legata ad una tradizione pagana. L’Epifania dovrebbe essere nata nell’Italia meridionale per celebrare i cicli dell’agricoltura, che vedevano il raccolto ormai pronto per rinascere. Per alcune tradizioni, la festa era celebrata dodici giorni dopo il Natale anche perché in quel giorno si celebrava una notte speciale per la Luna, in cui si manifestava appunto la luce lunare. Per i Romani, l’Epifania sanciva la morte e la rinascita di Madre Natura. Per questo motivo, si scambiavano regali e credevano che durante la notte sui raccolti aleggiassero delle figure femminili volanti che sancivano la fertilità del raccolto. Diversi anni dopo, i Romani e la Chiesa di allora condannarono tutti i riti pagani, tra cui la festa della Befana, questo spiegherebbe perché la Befana abbia un aspetto sgradevole e sia associata ad una strega. Secondo altre tradizioni, invece, l’aspetto sgradevole e simile ad una vecchia dovrebbe simboleggiare la fine dell’anno passato. Infatti, in molte regioni questo fantoccio veniva bruciato come buon auspicio per l’anno nuovo. Con l’avvento del Cristianesimo anche questa festa iniziò ad assumere connotati religiosi.

i_re_magi_by_lmmphotos-d8917bqSecondo la leggenda, mentre i tre Re Magi si dirigevano verso Betlemme per conoscere Gesù guidati dalla stella cometa; molti, stupiti dal loro passaggio, decisero di unirsi al loro cammino. Tutti tranne una vecchietta che cambiò idea. Pentitasi della scelta, da allora cerca il perdono portando doni a tutti i bambini del mondo. Ogni bambino metterebbe poi delle calze per consentire alla Befana di potersi cambiare in vista del lungo viaggio, nel caso in cui non abbia bisogno di queste, le riempirà di dolci. L’origine del termine Befana, invece, deriva indubbiamente da quello di Epifania, dovrebbe essere legato al dialetto Toscano o Laziale. Inizialmente veniva utilizzato il termine “Beffania“. Successivamente perse una delle due F ed una I, divenendo appunto Befana. Durante l’Epifania, come in molti sanno, si celebra l’arrivo dei Re Magi da Gesù Bambino. I tre re furono guidati dalla stella cometa e portarono con loro tre doni da offrire al Bambino. Da dove deriva il nome Magi? Il termine si riferisce ai sacerdoti dello Zoroastrismo, una religione legata all’Impero persiano. Il termine Magi dovrebbe anche indicare persone sagge, illustri e scienziati. Nelle Sacre Scritture, però, il termine si riferisce appunto ai sacerdoti dello Zoroastrismo, che venuti dall’Oriente (quindi dall’impero persiano) intrapresero un cammino guidati da una stella cometa ( i sacerdoti dello Zoroastrismo erano grandi esperti di astrologia). Non solo, quello che in molti non sanno è che i Re Magi non incontrarono Gesù solo da bambino a Betlemme, ma anche quando Giovanni Battista lo battezzò nel fiume Giordano. Per questo motivo, molte tradizioni cattoliche o protestanti danno più attenzione alla visita dei Re Magi, che alla nascita in sè. Le Chiese ortodosse orientali, oltre a festeggiare il Natale il 6 gennaio (a causa di una differenza di tredici giorni fra il calendario gregoriano e quello giuliano), danno più importanza al battesimo di Gesù.

Condividi