Virus Zika: due possibili casi di contagio da trasfusione

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In Brasile sono stati registrati due probabili casi di trasmissione del virus Zika da trasfusioni di sangue. A riportarli sono le autorità sanitarie di Campinas, città industriale di circa un milione di persone a un’ora da San Paolo, anche se le conferme ufficiali da parte delle autorità nazionali non sono ancora arrivate. I funzionari locali, secondo quanto riferisce il ‘Wall Street Journal‘, hanno dichiarato che i due pazienti sarebbero stati infettati a inizio 2015. E’ stato Cármino Antonio de Souza, segretario della sanità di Campinas, a spiegare che entrambe le trasfusioni risalgono ai primi 4 mesi dell’anno scorso, ma la presenza del virus Zika nei riceventi non era stata confermata fino a ora, anche perché si era sospettato inizialmente che fossero stati colpiti da Dengue, altro virus trasmesso da zanzare. Il primo caso riguarda un paziente a cui è stato trapiantato il fegato, e che avrebbe contratto il virus Zika attraverso sangue donato nel marzo 2015. Il secondo sarebbe invece un ferito da arma da fuoco, risultato positivo a Zika dopo aver ricevuto trasfusioni multiple di sangue e morto poi per le ferite riportate e non per il virus.

Il quotidiano statunitense precisa poi che il ministro brasiliano della Sanità, in un’email, si è astenuto dal confermare i risultati, ma ha detto che si sta indagando sui due casi. “La capacità di Zika di diffondersi attraverso le trasfusioni deve essere valutata, così come le misure di protezione del sangue da adottare sulla base delle nuove scoperte“. Già diversi Paesi stanno rendendo più restrittive le regole in materia di donazione di sangue in risposta all’epidemia di Zika. E per l’infettivologo dell’università statale di San Paolo, Carlos Fortaleza, sebbene non ci sia motivo di panico su questo aspetto, il ministero brasiliano dovrebbe rafforzare gli screening dei donatori a scopo precauzionale.

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