Terremoto, Curcio: “all’estero siamo modello di flessibilità”

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“Noi i territori non li stiamo lasciando mai, visto che questa e’ la seconda visita in Abruzzo dopo quella a Montereale (L’Aquila), e stando in costante contatto con la Regione credo che l’impostazione emergenziale e pre-commissariale, cosi’ come quella di costante e continuo contatto con il territorio, stiano procedendo”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio a Valle Castellana, dopo la riunione con i sindaci dei Comuni del Teramano colpiti dal Sisma del 24 agosto e il commissario straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani. “Torneremo e, partendo da cio’ che e’ accaduto, ragionando e lavorando con i sindaci e la Regione potremo dare una risposta sia nella parte finale dell’emergenza sia nella parte di ricostruzione. Non esiste nella ricostruzione un modello – ha aggiunto Curcio – e all’estero siamo seguiti come modello di flessibilita’ perche’ ogni emergenza e’ diversa dall’altra, sia per il tipo stesso di emergenza sia per l’impatto con le popolazioni sia per la risposta delle Istituzioni. Quindi bisogna strutturarli per essere flessibili”. Sulla richiesta dei sindaci abruzzesi di fare presto, anche per l’arrivo dell’inverno, Curcio ha aggiunto: “Certo bisogna fare presto, sapendo che dopo tre settimane di cose ne sono state portate avanti tante. I sindaci giustamente chiedono e noi oggi siamo qui per dare risposte, capire e sapere come muoverci”.

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