Clima, al via i colloqui della Cop22: “Dobbiamo agire”

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“Dobbiamo dare un significato tangibile alle idee e alle proposte che sono state raccolte nel corso di più consultazioni. Dobbiamo essere spinti ad agire”. Così il presidente della Cop22 e ministro degli Esteri marocchino Salaheddine Mezouar nel giorno di inizio dei lavori della 22esima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) . A Marrakech, i colloqui di due settimane sono chiamati a definire i dettagli degli obiettivi stabiliti a Parigi, dove i Paesi hanno presentato piani individuali per abbattere le emissioni di gas a effetto serra. Questi dettagli comprendono l’assicurazione che i Paesi seguano le loro promesse di riduzione delle emissioni, elaborando tabelle di marcia specifiche, e la garanzia che i 100 miliardi dollari all’anno siano disponibili per aiutare i Paesi a far fronte ai cambiamenti climatici.

In occasione del passaggio di testimone da Parigi a Marrakech, Segolene Royal, ministro dell’Ambiente francese, ha sottolineato l’importanza simbolica della sede dei colloqui post-Parigi. “La Cop22 è una Cop africana, ed è dove si trovano le priorità e anche la speranza”, ha dichiarato il ministro francese. Parlando alla sessione plenaria, Royal ha detto: “Il cambiamento climatico è in Africa più crudele e più ingiusto. È il continente africano quello che soffre di più senza essere responsabile, in particolare con catastrofi legate alla desertificazione. Dei 50 Paesi più a rischio per il riscaldamento globale, 36 si trovano nell’Africa sub-sahariana”. Allo stesso tempo queste Nazioni sono anche tra le più impegnate a inventare il mondo del futuro, in cui i Paesi non facciano gli stessi errori fatti dalle Nazioni industrializzate nelle loro strategie per garantire la sicurezza economica, ha aggiunto Royal.

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