Esercito, nel Calendario 2017 le innovazioni tecnologiche della Grande Guerra poi diventate patrimonio della collettività

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Le innovazioni tecnologiche introdotte con la Grande Guerra e divenute poi patrimonio della collettivita’: e’ questo il tema conduttore del Calendario 2017 dell’Esercito, presentato questa sera. C’erano il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano e il ‘padrone’ di casa, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico. Un Calendario al passo coi tempi, perche’ per la prima volta contiene al suo interno dei codici QR (Quick Response) che permettono di approfondire con uno smartphone le 12 innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato il periodo bellico ’15 -’18 e che ancora oggi vengono utilizzate. Si va cosi’ all’invenzione del “Ponte istantaneo”, precursore dell’attuale ponte Bailey ampiamente utilizzato dai genieri dell’Esercito in caso di pubbliche calamita’ (e lo si e’ visto con il terremoto del 24 agosto per ripristinare una importante di via di collegamento con Amatrice e far arrivare i soccorsi)a, all’orologio da polso ribattezzato nel periodo bellico “orologio da trincea” e tante altre invenzioni come i prefabbricati di montagna, le “vie d’acciaio” o teleferiche, e le comunicazioni aeree.

Calendario 2017 Nella pagina centrale, inoltre, viene trattata non un’innovazione tecnologica ma quella che puo’ essere definita una innovazione sociale: l’emancipazione femminile, che trovo’ il suo momento catalizzatore proprio nel periodo della Grande Guerra. Il generale Errico ha evidenziato come “questo almanacco sia un’opera che ben esprime lo spirito d’innovazione e la creativita’ tipiche del nostro popolo e, di riflesso, dell’esercito che – ieri come oggi – incarna una delle sue espressioni piu’ sincere e significative”. Tra le invenzioni presentate, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha ricordato l’impiego attuale dei droni, evoluzione della fotogrammeria aerea, che sono utilizzati sia nel contesto militare sia civile, come avvenuto recentemente nelle zone colpite dal sisma del centro Italia. Proprio in questo ambito il Generale Errico ha ricordato l’impegno dell’Esercito che dal mese di agosto ha schierato, in concorso con le Prefetture e la Protezione Civile, oltre 1.000 militari e centinaia di mezzi e materiali su un’ampia porzione di territorio e con compiti diversi che vanno dal soccorso alla popolazione civile al supporto tecnico, assicurato agli organi civili, per la valutazioni dei danni alle infrastrutture pubbliche e private, per finire con i compiti di sicurezza che comprendono ora, grazie alla flessibilita’ del dispositivo dell’operazione “Strade Sicure”, anche l’attivita’ antisciacallaggio.

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