Terremoto: cresce la conta dei danni, nelle Marche 25.440 cittadini e 123 Comuni coinvolti

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Si allarga la conta dei danni, dei Comuni colpiti e delle persone assistite dopo l’ultima scossa del 30 ottobre nelle Marche. Sono 25.440 i cittadini colpiti, secondo l’ultimo bilancio fornito dalla Regione. Ad oggi nelle Marche sono 123 i Comuni coinvolti dal terremoto: 54 nel Maceratese, 27 nel Fermano, 28 nel Piceno e 14 nell’Anconetano. Sono 253 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli. Le sedi municipali inagibili sono in totale 50: 24 nella provincia di Macerata, 6 in quella di Fermo, 19 in quella di Ascoli Piceno, 1 in provincia di Ancona. Dopo i controlli effettuati nelle ultime ore salgono a 49 le scuole inagibili: 25 nella provincia di Macerata, 3 in quella di Fermo, 15 in quella di Ascoli e 6 ad Ancona. Cresce anche il numero delle attività produttive inagibili, sono salite a 598 di cui 512 nel Maceratese, 17 nel Fermano, 65 nel Piceno e 4 nell’anconetano. 208 infine le stalle inagibili: 169 nella provincia di Macerata, 11 a Fermo, 28 in quella di Ascoli. Anche sul fronte sanitario si registrano nuovi danni alle strutture dopo le recenti scosse. L’Ospedale di Amandola ieri sera è stato dichiarato inagibile anche nella residua parte non danneggiata dalle scosse di agosto. I pazienti di degenza sono infatti già dal sisma di agosto locati a Fermo e Ascoli. Per le principali attività già oggi si monteranno due tende pneumatiche messe a disposizione dalla croce rossa regionale, reperite tramite la protezione civile, dove verrà garantita la parte dell’emergenza (punto di primo intervento, Potes, continuità assistenziale, punto prelievo, point of care). Inoltre sono in arrivo 4 moduli sanitari, forniti dalla protezione civile, che sostituiranno le due tende, per il ripristino delle funzioni di Punto di primo intervento, la continuità assistenziale, il punto di prelievo e assistenza infermieristica e per l’attesa dei pazienti. Inoltre i moduli conterranno anche i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e la telemedicina in collegamento con l’Inrca. Nei moduli saranno garantite le attività ambulatoriali normalmente erogati nel vecchio ospedale (ad esempio vaccinazioni), compresa la diagnostica tradizionale. A Macerata si registra l’ inagibilità della sede di direzione dell’Area Vasta 3 con uffici amministrativi e del dipartimento di prevenzione. E’ stata reperita una nuova sede, il trasferimento è in corso presso l’Ex Foro Boario. A S.Severino-Camerino sono lesionate le sedi del Dipartimento di Prevenzione e si sta cercando la disponibilità di altra sede. Per i servizi veterinari è stata fatta richiesta per i moduli abitativi ad uso sanitario e ricerca di personale veterinario da altre regioni a supporto delle attività valutative su strutture di allevamento ed agroalimentare. Il Servizio Sanità della Regione Marche sta attivando le procedure per stipulare un accordo con la Regione Abruzzo per l’assistenza sanitaria a cittadini marchigiani ospitati in strutture ricettive abruzzesi. Intanto parte anche l’organizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale che sarà operativa nel corso della prossima settimana. Nelle varie direzioni sanitarie della costa marchigiana sono in corso riunioni di coordinamento con distretti e dipartimenti di prevenzione interessati per emanare indicazioni organizzative per l’assistenza sanitaria dedicata agli ospiti delle strutture recettive. Al momento sono attivi tre camper farmacia di cui uno con base a Pievetorina, uno a Visso ed uno a Caldarola. A Camerino inoltre un camper dalla CRI nazionale, in accordo con il Dicomac Rieti, è già in funzione in località ”le Calvie”. Due giorni fa Federfarma ha trasferito due container per farmacia a Visso e Muccia e completerà l’allestimento sul luogo, una volta posizionati, il prossimo 12 novembre. La Farmacia di S. Ginesio (MC) è stata provvisoriamente ricollocata ma è in corso di valutazione il trasferimento in una sede più idonea. In questi centri si opera in raccordo tra personale Asur dei distretti, personale infermieristico del volontariato e Cri regionale per le valutazioni sanitarie urgenti, al fine di indirizzare i cittadini con maggiori fragilità sanitarie in luoghi a maggior tutela sanitaria. Ma si registra una crescita delle criticità per il perdurare della permanenza e per l’aumento delle presenze. Si è resa necessaria, infatti, la richiesta al Dicomac di 15 ambulanze base per alleggerire il peso che le associazioni di volontariato hanno sostenuto dalla prima fase di emergenza ad agosto. Quanto ai servizi Veterinari delle Aree Vaste 3-4-5, sono stati avviati i piani operativi di rilevazione dei danni nelle aziende agro-zootecniche e nelle imprese alimentari. Le priorità sono state rivolte agli allevamenti di bovini e ovini che producono latte, allevamenti avicoli e agli stabilimenti di produzione riconosciuti Reg. CE 853/2004. Presidio veterinaria e sicurezza alimentare avanzato: attivato in località ”bivio Maddalena di Muccia” della S.s. 77, nei pressi dello ”Spaccio aziendale Varnelli”; nel presidio sono state garantite le attività zooiatriche. E’ inoltre in corso recupero animali d’affezione incustoditi a seguito trasferimento sulla costa dei proprietari con la collaborazione delle Associazioni animaliste stanno collaborando attivamente nel recupero dei PET. Gli animali vengono identificati presso il presidio veterinario ed inviate verso strutture di caile/rifugio presenti sul territorio. Tutti gli animali vengono tracciati nei loro spostamenti per la possibile restituzione al legittimo proprietario appena possibile.

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