Capodanno: lo smog da botti e fuochi “avvelena” il respiro

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Polveri sottili, insieme a stronzio, bario, rame, alluminio, titanio e ferro. L’aria della notte di Capodanno è un ‘cocktail esplosivo’ che rischia di avvelenare il respiro. “Anziani e bambini, oltre a chi è affetto da patologie di tipo respiratorio come l’asma, dovrebbero evitare di respirare il fumo dei botti, soprattutto se insieme sono presenti anche fuochi colorati”. A mettere in guardia i nasi italiani in vista del Veglione è Antonio Voza, responsabile di Pronto soccorso all’Irccs Istituto clinico Humanitas di Rozzano, Milano. “I fuochi d’artificio o i cosiddetti razzi possono provocare problemi alla respirazione, se inalati – spiega il medico su ‘Humanitas Salute’ – a causa del fumo saturo di microscopiche particelle di metalli polverizzati con cui si preparano i botti colorati”. Innanzitutto, sottolinea, “gli spettacoli con i botti di Capodanno inducono un aumento vertiginoso delle polveri sottili nell’aria, che superano abbondantemente il valore limite tollerato”. E “le sostanze così rilasciate nell’aria, che diventa densa e talvolta irrespirabile anche per chi non soffre di patologie respiratorie – ammonisce Voza – aumentano la concentrazione di polveri metalliche che possono provocare irritazione delle alte vie respiratorie, indurre crisi asmatiche in chi soffre di asma, e difficoltà respiratorie in anziani e bambini”. Ecco perché, “anche se gli effetti di saturazione dell’aria dovuti alle polveri dei metalli si riscontrano a circa 20 minuti dall’esplosione”, a chi non intende rinunciare agli spettacoli pirotecnici per dire addio al 2016 e salutare il 2017 il medico consiglia di “coprire bocca e naso con una semplice sciarpa o un fazzoletto, ed evitare di esporsi al ‘fumo di Capodanno’ per tempi prolungati”.

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