Hillary Clinton lancia la crociata contro le bufale

MeteoWeb

Hillary Clinton lancia la crociata contro le false notizie diffuse online, di cui è stata una delle principali vittime in campagna elettorale. E chiede al Congresso, ma anche ai giganti della Silicon Valley, di intervenire contro “l’epidemia di false notizie calunniose e la falsa propaganda che hanno invaso i social media nell’ultimo anno”, e rappresentano una minaccia sia per la democrazia che per la vita della gente. Dopo un mese dalla sua sconfitta nelle presidenziali americane, Hillary Clinton è intervenenuta a Capitol Hill in occasione della cerimonia di addio per il senatore democratico Harry Reid, che dopo 30 anni lascia il Congresso. “Non era certo questo il discorso che speravo di tenere a Capitol Hill dopo le elezioni ma dopo qualche settimana passata a fare selfie nel bosco ho pensato che sarebbe stata una buona idea uscire”, ha esordito con amara autoironia. “Ma lasciatemi menzionare brevemente una minaccia in particolare che dovrebbe preoccupare tutti gli americani, democratici, repubblicani e indipendenti”, ha proseguito, scagliandosi come il pericolo della ‘post-verita'”.

“Adesso è chiaro che le cosiddette notizie false possono avere conseguenze reali, non e’ questione di politica o partigianeria, sono a rischio vite, vite di persone comuni che cercano di trascorrere le loro giornate, di fare il loro lavoro, di contribuire alle loro comunita'”, ha sottolineato. Anche se non lo ha citato direttamente, è stato chiaro il riferimento al recente caso ormai ‘pizzagate’: un padre di famiglia che ha scaricato le sue armi in una pizzeria di Washington dove era andato per fare giustizia dopo aver creduto ad una bufala su un presunto giro di prostituzione minorile legato a quel locale, con la collaborazione della stessa Hillary. In quel caso si è trattato di un blitz senza vittime, ma poteva trasformarsi in tragedia. Il ‘pizzagate’ e’ solo una delle tante notizie false diffuse su internet ai danni della ex candidata democratica. Quello delle fake news “è un pericolo che deve essere affrontato, e rapidamente“, ha sollecitato la Clinton, citando alcuni sforzi già in corso: da un lato “il progetto di legge bipartisan per rafforzare la risposta del governo alla propaganda straniera“, dall’altra la decisione della Silicon Valley di affrontare “la sfida e la minaccia delle notizie false”.

“E’ imperativo che i leader sia del settore privato sia del settore pubblico facciano un passo avanti per proteggere la nostra democrazia e vite innocenti”, ha concluso tra gli applausi. Tuttavia non è facile individuare i post includono una bufala,bisogna osservare le notizie ed individuare i siti che hanno questa tendenza, mentre è molto più semplice eliminare i post che contengono offese o incitazioni all’odio e al terrorismo. E i grandi brand, come sottolinea oggi il Wall Street Journal, ignorano o non si preoccupano che le loro pubblicità finiscano su siti di notizie false, generando decine di migliaia di dollari di ricavi. Cosi’ su internet si possono continuare a leggere titoli come “Yoko Ono: ‘ho avuto una storia con Hillary Clinton negli anni ’70” o la notizia che la first lady Michelle non ha dato alla luce le sue due figlie.

Condividi