La procura dell’Aquila ha aperto un fascicolo, le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli e verranno condotte dal reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri dell’Aquila e dal nucleo investigativo dei carabinieri della forestale dell’Aquila. Per domani è stata disposta una operazione per raggiungere in una zona impervia, sul Monte Cefalone a quota 1600 metri, il relitto dell’elicottero e procedere al recupero della scatola nera che permetterà di chiarire le cause della tragedia. Le condizioni sono infatti proibitive ed oggi è stata data la precedenza al recupero delle salme.
Le sei vittime a bordo dell’elicottero del 118 precipitato vicino Campo Felice, dopo aver preso a bordo uno sciatore ferito sono Walter Bucci, 57 anni, medico del 118 Asl dell’Aquila e istruttore della scuola nazionale medici del soccorso alpino, Davide De Carolis, 39 anni, tecnico dell’elisoccorso del soccorso alpino e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila, Giuseppe Serpetti 60 anni, infermiere del 118 dell’Aquila, Mario Matrella di 42 anni, originario della Puglia, tecnico di bordo della società di aviazione Inaer e membro del soccorso alpino, Gianmarco Zavoli, emiliano di 47 anni, pilota, ed Ettore Palanca, 50 anni, di Roma, lo sciatore ferito soccorso. Due delle vittime del Cnsas sarebbero state impegnate nei giorni scorsi nelle operazioni di soccorso a Farindola, tra le macerie dell’Hotel Rigopiano, travolto da una slavina. Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta.
Le condizioni atmosferiche al momento del soccorso erano caratterizzate da una fitta nebbia, ma “il personale di bordo era espertissimo e prudentissimo. Non riusciamo ad immaginare cosa sia successo”: ha detto il responsabile del 118 e dell’elisoccorso de L’Aquila, Gino Bianchi, in un’intervista, spiegando anche che il ferito aveva riportato un trauma agli arti inferiori e il soccorso poteva essere effettuato solo da un elicottero dotato di verricello.
