Influenza, l’esperto rassicura: “il virus non è mutato”

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“L’influenza sta facendo il suo corso, come avevamo preventivato. Il virus, ad oggi, non e’ mutato rispetto a quanto previsto e rispetto agli antigeni contenuti nel vaccino”. A rassicurare sull’ipotesi di una temuta mutazione del virus, “come era accaduto nella stagione 2009-2010, e aumentando quindi la possibilita’ di contrarlo una seconda volta o di contrarlo anche se vaccinati”, e’ Fabrizio Pregliasco, virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Universita’ degli Studi di Milano. “Il ceppo A/Bolzano/7/2016 – precisa Pregliasco, responsabile scientifico del portale www.osservatorioinfluenza.it – e’ la piccola variante italiana del sottotipo dominante H3N3, che pero’ non comporta conseguenze significative. Se l’influenza quest’anno risulta piu’ aggressiva non e’ quindi per una mutazione genetica, ma perche’ l’H3N3 e’ un virus che colpisce molto gli anziani, ovvero la fascia di popolazione che presenta complicanze piu’ frequenti”. Intanto, complici le fredde temperature, l’influenza continua a diffondersi non solo in Italia, ma anche nel resto di Europa, secondo quanto mostra il bollettino di sorveglianza della stagione influenzale dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms). In Europa, nella prima settimana del 2017, l’incidenza e’ stata di alta intensita’ e i Paesi con i piu’ alti tassi sono stati Albania e Macedonia; in Francia, Irlanda e Finalndia si segnala intensita’ alta, mentre in Italia viene definita media. L’attivita’ del virus, aumenta anche in Asia orientale, Nord America e Nord Africa, mentre nel sud-est asiatico continua a diminuire. Ovunque, precisa l’Oms, il virus A (H3N2) risulta predominante.

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