Salute: alcune sostanze negli insetticidi aumentano i rischi di diabete

MeteoWeb

Alcuni insetticidi e prodotti da giardino nel mirino dei ricercatori. Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Buffalo, alcune sostanze chimiche di sintesi che si trovano comunemente in alcuni di questi prodotti si legano ai recettori che regolano il nostro orologio biologico. La ricerca suggerisce che l’esposizione a questi insetticidi influenza negativamente il segnale del recettore della melatonina, con un più alto rischio di malattie metaboliche come il diabete. Il lavoro, pubblicato su ‘Chemical Research in Toxicology’, ha combinato un approccio del tipo big data, usando modelli computerizzati su milioni di prodotti chimici, con esperimenti standard. Ed è stato finanziato da una sovvenzione del National Institute of Environmental Health Sciences, parte dei National Institutes of Health americani. Le interruzioni del ritmo circadiano sono note per esporre le persone al rischio di diabete e altre malattie metaboliche, ma il meccanismo in questione non è ancora ben compreso. “Questo è il primo lavoro che dimostra come le sostanze chimiche presenti in prodotti di uso domestico interagiscono con i recettori della melatonina nell’uomo”, ha detto Margherita L. Dubocovich, autore senior dello studio e docente presso il Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia dell’Università di Buffalo. “Nessuno pensava che il sistema della melatonina venisse colpito da questi composti, ma questo è ciò che dimostra la nostra ricerca”. Lo studio si concentra su due sostanze chimiche, carbaryl (terzo insetticida più usato negli Stati Uniti ma illegale in molti Paesi), e carbofuran, l’iinsetticida molto tossico vietato sulle colture ma ancora usato in molti Paesi. Per i ricercatori l’esposizione a queste sostanze potrebbe esporre, dunque, a un più alto rischio di diabete.

Condividi