Terremoto, soldi SMS: “gestione scellerata, la protezione civile non c’entra”

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La protezione civile non c’entra nulla, non è mai stata chiamata in causa. Non ho mai detto che i fondi donati con gli sms siano spariti“. Lo ha spiegato a LaPresse il sindaco di Amatrice (Rieti) Sergio Pirozzi, tornando sul tema dei 33 milioni di euro raccolti con gli sms solidali e destinati alla ricostruzione. “Ho detto – spiega il sindaco di Amatrice – che in merito alla gestione di quei fondi è stata fatta una scelta scellerata che non ha tenuto conto della volontà degli italiani“. Come spendere i 33 milioni di euro raccolti, ha spiegato Pirozzi, lo ha stabilito “il comitato dei saggi, di cui la protezione civile non fa parte“. Il denaro raccolto, per il primo cittadino di Amatrice, è stato utilizzato anche per opere pubbliche realizzate non nei paesi colpiti dal sisma. “Se un cittadino dona qualcosa pensando che serva per ripristinare un ponte, una strada, una scuola a Amatrice, Accumuli o Arquata del Tronto e poi scopre che non è così, si sente preso in giro – prosegue Pirozzi – . Il rischio, poi, è quello che di non riuscire a credere più a nulla“. “Sono dispiaciuto per le parole diffuse dalla protezione civile – ha concluso – anche perchè io sono estremamente grato a questa istituzione, che è sempre stata vicina alla mia terra“.

Soldi degli SMS donati ai terremotati, ecco com’è andata per la gestione

Sono 33 milioni di euro i fondi raccolti per i territori terremotati con le donazioni degli italiani: circa 24 milioni con gli sms al numero 45500, attivato in tre diversi periodi (dal 24 agosto al 9 ottobre 2016, dal 30 ottobre al 30 novembre e poi di nuovo dal 31 dicembre al 14 febbraio); il resto donato direttamente sul conto corrente bancario aperto dal Dipartimento della Protezione Civile. Un Comitato di garanti (8 membri scelti “tra persone di riconosciuta e indiscussa moralita’ e indipendenza”, indicati dal Dipartimento, dal Commissario straordinario per la ricostruzione e dai governatori di Lazio, Abruzzo, Marche ed Umbria) e’ stato nominato con il compito di monitorare i progetti da realizzare con le donazioni raccolte. Lo scorso 17 luglio il Comitato ha approvato in totale 18 progetti: 9 nelle Marche (per complessivi 18 milioni di euro), 4 in Umbria (3,6 milioni di euro), 3 nel Lazio (3,5 milioni di euro), 2 in Abruzzo (3 milioni). Tra i progetti approvati nel Lazio non rientrano interventi ad Amatrice. Restano poi 5 milioni di euro ancora da assegnare a progetti che dovranno essere approvati. La suddivisione dei fondi e’ stata dunque decisa da una cabina di coordinamento di cui fanno parte il Commissario straordinario e le 4 Regioni interessate, che hanno raccolto le istanze dei territori. I fondi sono stati ora girati nella contabilita’ del Commissario che dovra’ versarli alle Regioni per finanziare i progetti approvati.

Ecco i progetti

ABRUZZO – Adeguamento di un edificio scolastico storico a Corropoli (Teramo), il Liceo Scientifico Aereonautico e la realizzazione di un Centro di Comunita’ a Capitignano (L’Aquila).

UMBRIA – Realizzazione di una rete di scuole 3.0 nei territori della Valnerina; Centri di Comunita’ in diversi Comuni; recupero e il restauro di beni culturali.

LAZIO – Ricostruzione di 3 scuole a Poggio Bustone (Scuola Primaria e Secondaria di I grado), Collevecchio (Secondaria di I Grado) e Rivodutri (Scuola Infanzia).

MARCHE – Realizzazione o adeguamento di scuole a Sant’Angelo in Pontano, Montalto delle Marche, Montegallo e Pieve Torina; nuova sede comunale ad Arquata del Tronto; area dedicata alle attivita’ economiche a Visso; adeguamento della ex strada statale 238; 7 nuove elisuperifici attrezzate. Ancora da approfondire un progetto che interessa il territorio di Acquasanta Terme.

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