Nuova allerta aviaria: il virus H7N9 sempre più minaccioso

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Sale l’allerta per il virus dell’influenza aviaria H7N9, individuato in Cina nel 2013 e tornato a colpire a fine 2016: per la prima volta e’ stato isolato un ceppo che e’ trasmissibile e letale nei furetti, considerati il miglior modello per studiare l’influenza umana in laboratorio. Lo studio, che evidenzia anche i primi tentativi del virus per diventare resistente ai farmaci, e’ pubblicato su Cell Host & Microbe dal gruppo di Yoshihiro Kawaoka, virologo dell’Universita’ di Tokyo e di quella del Wisconsin a Madison.

“Questo e’ il primo caso di un virus aviario altamente patogenico che si trasmette nei furetti uccidendoli: non e’ una buona notizia per la salute pubblica”, commenta Kawaoka. “Non voglio creare allarme – sottolinea l’esperto – ma e’ solo una questione di tempo prima che il virus resistente ai farmaci acquisisca una mutazione che gli consenta di crescere bene, aumentando la sua probabilita’ di diventare letale e allo stesso tempo resistente”.

Capire quali mutazioni potrebbero provocare questa pericolosa trasformazione del virus e’ cruciale, ma al momento Kawaoka e il suo team non possono condurre ulteriori studi a riguardo, almeno negli Stati Uniti, dove da oltre due anni vige una moratoria che ha di fatto bloccato la ricerca sui cosiddetti ‘supervirus’, ovvero virus manipolati per acquisire caratteristiche non esistenti in natura.

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