Scoperte antiche pitture precolombiane nei Caraibi: “Furono realizzate sotto l’effetto di sostanze psichedeliche”

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Nei Caraibi si nascondono delle antiche pitture precolombiate: a circa 80 chilometri dalla costa occidentale di Porto Rico, nella piccola Mona Island, sono state scoperte delle pitture rupestri con più di 700 anni di vita.

Il gruppo di ricercatori, composto da geologi, antropologi e altri studiosi dell’università britannica di Leicester e del British Museum, in collaborazione con degli scienziati di Porto Rico, ha studiato 70 differenti sistemi di caverne situate nella piccola isola caraibica.

Dopo aver analizzato queste grotte, sono stati individuati disegni e “graffiti” che sembrano essere stati realizzati prima dell’arrivo degli europei in quell’area del mar dei Caraibi (nel 1493).

Si tratta di disegni che raffiguravano elementi naturali, animali, persone e che  furono realizzati anche grazie all’uso di sostanze psichedeliche.

Come spiega Jago Cooper, fra i capi del progetto, gli abitanti del periodo utilizzavano il Cohoba (Anadenanthera peregrina): si tratta di una sostanza stupefacente estratta dai semi dell’albero di Cojobana, che permetteva loro di dar vita a riti spirituali seguiti dalle pitture.

“Per i milioni di indigeni che abitavano le isole caraibiche prima dell’arrivo degli europei le caverne rappresentavano dei portali per l’ingresso in reami spirituali – spiega Cooper – pertanto queste nuove scoperte artistiche al loro interno possono catturare l’essenza del loro sistema di credenze e le basi della loro cultura identitaria”.

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