Alzheimer: Pisa studia una palestra per la mente per combatterlo

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Una palestra per la mente che ha l’obiettivo di contrastare l’insorgenza del morbo di Alzheimer. E’ il nuovo progetto finanziato dalla Fondazione Pisa con 636 mila euro, dei 900 complessivi, proposto dall’istituto di Neuroscienze del Cnr pisano che riguarda lo studio traslazionale dell’infiammazione e che coinvolge piu’ aree della ricerca pisana (Aoup, Stella Maris e istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa).

La Fondazione Pisa, attraverso il suo ente di scopo Fondazione Pisana della Scienza (Fps), ha spiegato il presidente Claudio Pugelli, “ha finanziato 14 progetti di ricerca per complessivi 7 milioni di euro”.

“Vogliamo che questo – ha aggiunto il presidente di Fps, Fabio Beltram – sia anche un luogo d’incontro della vita culturale e scientifica della citta’. Una ‘casa’ della scienza che sappia promuovere idee proprie, ma anche contaminarsi con le proposte degli altri”. “La maggior parte degli individui con demenza – ha sottolineato Michela Matteoli, direttore dell’istituto di Neuroscienze del Cnr – presenta anche patologie vascolari neurodegenerative e l’infiammazione gioca un ruolo chiave nei cambiamenti cerebrali che portano alla demenza influenzando vari processi, come l’aterosclerosi cerebrovascolare e la deposizione delle placche senili“.

D’altra parte, ha precisato Ubaldo Bonuccelli, direttore dell’unita’ operativa di neurologia dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, “i disturbi dell’Alzheimer sono associati a un abnorme risposta infiammatoria”. La palestra della mente porta avanti l’intuizione di Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei, che l’aveva gia’ sperimentata con successo con il progetto Train the brain. Il nuovo progetto riparte da li’, coinvolgendo soggetti gia’ monitorati allora e individuandone di nuovi.

“E il ‘gioco’ – ha precisato Giovanni Cioni, direttore scientifico della Fondazione Stella Maris – è un’immagine che calza perfettamente a questo studio nel quale si lavora per migliorare la qualita’ della vita per ritardare l’insorgenza della patologia di Alzheimer”. Da qui la palestra della mente per aumentare la plasticita’ cerebrale: “E’ evidente – hanno spiegato Alessandro Sale e Nicoletta Berardi dell’istituto di Neuroscienze del Cnr – che alcuni fattori ambientali, modificabili perfino in vecchiaia e legati allo stile di vita, sono decisivi nell’evoluzione delle demenze, promuovendo un invecchiamento salutare. E la migliore protezione e’ svolgere attivita’ cognitivamente stimolanti e il regolare esercizio fisico”.

“Studieremo – ha concluso Matteoli – il ruolo della neuroinfiammazione nel declino cognitivo dell’anziano e l’efficacia di un programma di allenamento cognitivo e motorio nel ridurre l’infiammazione e la perdita di funzionalita’ cerebrale in correlazione con un rallentamento del declino cognitivo in soggetti con presenza di un disturbo cognitivo lieve”. Per farlo e’ necessario reclutare un centinaio di volontari (non solo persone malate, ma anche altri soggetti) da avviare ad attivita’ motorie e ricreative per svolgere una vera e propria ricerca applicata: gli interessati possono inviare una mail a trainthebrain@in.cnr.it.

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