Da gennaio 2018 Novel Food sulle tavole degli italiani: gli insetti il cibo del futuro

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Dal primo giorno del nuovo anno sarà possibile anche in Italia mettere in tavola insetti e altri novel food già comunemente conosciuti e apprezzati in altri paesi del mondo.

Il nuovo regolamento dell’ Unione Europea ha dichiarato che dal 2018 sarà permesso in Italia, come nel resto dei paesi UE dove ancora non vi era questa consuetudine alimentare, produrre e vendere insetti interi di ogni genere: millepiedi cinesi, tarantole, vermi giganti, bachi da seta, farfalle, cimici d’acqua, scorpioni, scarabei, grilli e altri insetti riuniti sotto la dicitura di Novel food. Si potranno acquistare anche prodotti che contengono insetti nel preparato come farina di grilli o pasta con farina di larve. Secondo un’indagine Coldiretti, questi alimenti non sembrano essere apprezzati dai consumatori, tanto che il 54% si è mostrato contrario motivando la presa di posizione con il fatto che si tratta di cibi completamente estranei alla nostra cultura alimentare. Il 24% delle persone intervistate si è dichiarata invece indifferente, in fondo basta non comprarli se non si gradiscono, mentre solo il 16% è favorevole.

grilli Per molti consumare questi alimenti risultano disgustosi e poco appetibili, però addirittura la Fao ha promosso l’iniziativa dichiarando che si tratterebbe di una soluzione che fornisce molte proteine, economica e sostenibile a livello ambientale più di altre. Un’opportunità dunque per sfamare le persone di tutto il mondo. Secondo quanto emerso dal Novel food Before Christmas, l’Italia non sarebbe ancora pronta soprattutto per la messa in pratica della nuova normativa, infatti ci sono diversi problemi da affrontare, in primis la salute dei consumatori e la sicurezza alimentare di questi nuovi cibi che dovranno essere super controllati dato che, nella maggior parte dei casi, arriveranno da paesi come Cina e Thailandia non proprio in cima alle classifiche per quanto riguarda l’igiene e la trasparenza delle filiere alimentari. Poi, vi è il problema dell’etichettatura che dovrà fornire indicazioni chiare e precise su ciò che si sta acquistando e la provenienza della produzione.

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