Animali, giornata mondiale della tigre: il 29 Luglio si celebrano le ultime 3.890

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All’alba del XX secolo erano in 100mila mentre il 29 luglio del 2018, Giornata Mondiale della Tigre, celebreremo la sopravvivenza delle ultime 3.890. Amka e Luva, tigri siberiane che in natura contano circa 450 esemplari, insieme agli altri animali e allo staff del Parco Natura Viva di Bussolengo, sosterranno simbolicamente l’iniziativa ‘Tx2’ per il raddoppio del numero di individui in natura entro il 2022.

Un programma -spiega una nota della struttura- avviato nel 2010 dai 13 Paesi del Mondo che ospitano il più grande felino della Terra (India, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Russia, Cina, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia, Cambogia, Laos e Vietnam), giunto oggi oltre il giro di boa, con l’obiettivo di superare i 6mila esemplari.

Lo staff indosserà un braccialetto arancione, mentre gli animali avranno i loro cibi e odori preferiti nascosti in fagotti, bicchieri, scatole di colore arancione al motto di ‘Go orange!’.

“La conservazione della tigre è legata a doppio filo alla protezione che l’uomo assicura ai territori in cui essa vive – spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo – La lotta al bracconaggio, la mitigazione del conflitto uomo-animale e la limitazione al consumo di habitat, risultano applicati in maniera corretta solo nel 13% dei Paesi dell’areale.

Lo dimostra l’ultimo studio pubblicato nel marzo scorso dall’organizzazione Panthera in collaborazione con Iucn, che rileva il Sud-est asiatico come l’area in cui le tigri stanno soffrendo di più la pressione del bracconaggio, senza che questo venga contrastato con mezzi efficaci. Va meglio invece in India, dove vive il numero più alto in assoluto di esemplari: la sottospecie del Bengala è la più numerosa, stimata dall’ultimo censimento del governo Indiano in 2.226 esemplari, ai quali bisogna aggiungere gli individui di Bangladesh, Nepal e Bhutan”.

Numeri ben più bassi e più approssimativi per le altre 4 sottospecie, sopravvissute dopo che nel ‘900 se ne sono estinte altrettante e non sempre oggetto di un censimento complessivo: in Cina e Russia si contano circa 450 esemplari di tigre dell’Amur, in Indonesia la tigre di Sumatra non arriva a 400 unità, la tigre della Malesia sopravvive nel Paese con meno di 300 individui e la tigre indocinese sembra ancora sotto questa soglia.

“Perdendo la tigre, perderemo molto di più: le specie e gli habitat che da essa dipendono, ma anche la storia e la memoria di molti popoli orientali”, conclude Avesani Zaborra.

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