Velivolo civile diretto a Milano perde i contatti radar: intercettato dall’Aeronautica Militare

Un caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo nel pomeriggio di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile privato CA25 decollato da Ibiza e diretto a Milano Linate
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Un caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo nel pomeriggio di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile privato CA25 decollato da Ibiza e diretto a Milano Linate, che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo.

L’ordine di scramble – decollo immediato – per il velivolo in allarme è partito dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, l’ente della NATO che è responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo ed il cui interlocutore nazionale è l’Air Operation Center (AOC) di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara. Tramite il personale dei Gruppi Radar AM, sono state poi fornite al pilota del caccia le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che non rispondeva alle chiamate radio e alla sua identificazione visiva. L’aeromobile civile è stato intercettato a nord ovest di Piacenza poco dopo le 16:50 e una volta assicurato che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo, il caccia militare ha fatto ritorno alla base aerea trevigiana.

L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. In particolare, qualora si presenti una minaccia non militare nello spazio aereo italiano, quale appunto il caso di un velivolo civile che non riesce a comunicare con gli enti del traffico aereo, o che evidenzi una condotta anomala e quindi potenzialmente pericolosa per la sicurezza, oppure che necessiti di supporto aereo per problemi tecnici che ne compromettano la sicurezza del volo, l’IT-AOC riprende il comando dei velivoli intercettori affidati alla NATO, per la successiva azione di contrasto.

L’Aeronautica Militare impiega per la difesa dello spazio aereo nazionale i velivoli Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 37° Stormo di Trapani, i quali alimentano a turno, secondo necessità, anche una cellula temporanea presso la base del 51° Stormo di Istrana, attivata a partire da gennaio 2017 al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un’ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce. Da marzo 2018 inoltre, nel sistema di Difesa Aerea sono stati integrati anche i velivoli F35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani.

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